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«Non basta riempire un po' il reggiseno con dell'imbottitura per capire davvero come sarebbe aumentare di qualche taglia il proprio decollete. Per avere un'idea piu' verosimile, la tecnologia oggi viene in aiuto, grazie a un nuovo software in 3D che permette di simulare il seno con le protesi ed, eventualmente, di modificarlo prima dell'operazione».
Della novita' tecnologica che riguarda la mastoplastica additiva, uno degli interventi da sempre piu' amati delle donne, con oltre 33mila interventi in Italia nel 2013 secondo i dati Aicpe, parla Francesco Alia, chirurgo plastico con studi a Milano e Cagliari.
«Il software permette, attraverso l'elaborazione di tre fotografie, di proiettare tridimensionalmente l'immagine della paziente a seguito di un intervento al seno», spiega.
L'obiettivo non e' solamente evitare brutte sorprese nel post intervento, sperimentando diverse misure e tipologie di protesi, «ma soprattutto mettere il paziente davanti a quella che sara' la sua nuova immagine», precisa lo specialista. «L'idea di bellezza che abbiamo non sempre e' la soluzione migliore per noi e non sempre e' cio' che la paziente crede le possa essere piu' adatto e starle veramente bene. Il chirurgo plastico ha la responsabilita' e il dovere di informare le pazienti sulle soluzioni piu' opportune; sotto questo profilo la tecnologia viene in aiuto. Avere la possibilita' di mostrare il risultato e' indubbiamente importante per non creare false aspettative perché il visto in tv o l'esperienza dell'amica possono rappresentare delle forzature inutili e insoddisfacenti: ognuno ha una propria linea del corpo e una propria fisicita' che devono essere rispettate».
La tecnologia aiuta, ma non basta. Prosegue Alia: «Una volta scelta la dimensione della protesi e la forma, faccio indossare alle pazienti delle" protesi esterne di prova che si posizionano sotto il reggiseno " cosi' che possa davvero rendersi conto del peso e dell'ingombro del nuovo seno. Anche questo e' un passo importante da affrontare prima dell'operazione: le pazienti camminano e si rendono conto se la nuova forma del corpo e' confortevole».
Ma, mette in guardia il medico, «tutti questi passaggi non sostituiscono la visita medica effettuata da un chirurgo esperto. Senza un colloquio chiaro e un'attenta analisi delle possibilita' di esito dell'operazione non e' possibile intervenire: occorre infatti conoscere in modo approfondito lo stato di salute della paziente e comprendere le sue aspettative»