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Sarebbero stati trovati in possesso di un panetto di cocaina da un kg: così, due allevatori di Ittiri e una coppia di Porto Torres, tutti tra i 40 e i 45 anni, sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Bonorva e dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna.
Nel corso di un mirato servizio volto alla prevenzione e repressione di sostanze stupefacenti, le due squadre hanno eseguito un controllo in un’azienda agricola in agro di Ittiri, in località Ena Ortu. Una volta giunti sul posto, i militari hanno notato la presenza di quattro persone riunite intorno ad un tavolo e due di queste (tra cui il titolare dell’azienda), alla vista degli operanti, si sarebbero date alla fuga nelle compagne circostanti con una busta gialla in mano.
Grazie alla reattività dei Cacciatori di Sardegna i fuggitivi sono stati subito circondati e fermati. Nell’immediatezza si è proceduto alla perquisizione personale, locale e veicolare. A seguito dei controlli sarebbero state rinvenute: la predetta busta gialla che il fuggitivo aveva ancora in mano, contenente 1 kg di cocaina, sostanza per il taglio, materiale per il confezionamento, bilancino di precisione e 5.450 euro in contanti ben occultati sotto un materasso.
I carabinieri, tenuto conto che il materiale per il taglio e confezionamento è stato trovato sopra il tavolo al centro della sala e che la cocaina nel panetto era purissima, come rilevato dal narcotest, ritengono che tutti loro stessero effettuando operazioni preliminari allo smistamento al dettaglio. L’attività ha permesso di dare un duro colpo allo spaccio di sostanze stupefacenti che dilaga sempre più soprattutto tra i giovani, permettendo anche di effettuare uno dei sequestri più grossi mai fatti nella zona.
Inoltre, si presume che la sostanza sarebbe stata immessa nel mercato a seguito delle operazioni di taglio proprio in occasione delle prossime festività. fruttando anche 100.000 euro per gli indagati. Tutti i quattro soggetti, tra cui una donna, sono stati così tratti in arresto e tradotti presso il carcere di Bancali a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.