Ivano Argiolas, presidente dell’Associazione Thalassa Azione Onlus, prosegue la sua battaglia contro la talassemia. Oggi è Milano per ascoltare i ricercatori dell’Ospedale San Raffaele che si accingono ad avviare un protocollo sperimentale genico del tutto simile a quello sperimentato da lui negli Stati Uniti (unico sardo e uno dei pochi al mondo).
 
“La questione talassemica è più che mai aperta” spiega Argiolas “e la nostra associazione sta lavorando intensamente su più fronti, uno dei quali le terapie chelanti combinate. Come associazione rivolgiamo un appello alla Regione Sardegna e all'assessore Luigi Arru, affinché che ci consentano di partecipare in maniera attiva alle scelte che riguardano l'Ospedale Microcitemico di Cagliari.
 
“In questi giorni” spiega Ivano Argiolas “prosegue la campagna di sensibilizzazione alle donazioni che, purtroppo, col freddo e i raffreddori sono calate sensibilmente.”
Poi un pensiero per i conterranei affetti dalla malattia "Chiediamo che la nostra legge 27/83 (rimborso viaggio) sia adeguata. È ferma da troppi anni e sempre più famiglie e persone con talassemia incontrano disagi crescenti anche solo a recarsi nel proprio luogo di cura. Il prezzo del singolo litro di carburante rimborsato è fermo alle vecchie 300 lire (0,15 centesimi). Screening e test della microcitemia sono a pagamento dal 2013. Oggi le coppie sarde sapere se sono microcitemiche devono pagare 47 €. Riteniamo che i futuri genitori debbano essere informati se il loro figlio potrà nascere talassemico in una terra come la nostra dove il 13% della popolazione è portatrice di talassemia. Questo dato tastimonia come, nonostante la talassemia sia considerata una malattia rara, in Sardegna non lo sia affatto. Circa 1000 le persone che ne sono affette: in proporzione al numero di abitanti, una delle percentuali più alte al mondo",