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Saranno coccole sincere? Chi può dirlo? Sta di fatto che nella due giorni di Bruxelles, dove si decidevano i nostri destini per i prossimi 5 anni almeno, Angela Merkel afferma di parlare più con il giovane Renzi che con il vegliardo Hollande. E dire che Francois è ormai famoso per le conquiste femminili in patria, più del nostro Casanova. Ma evidentemente non per quella silhouette di Angela, la quale bada più al sodo che alle frivolezze del sessual-gossip.
E il sodo, in questo caso, è Jean Claude Yuncker, l'ex premier lussemburghese che Berlino ha fortemente voluto alla guida della commissione europea. Decisione alla quale non si è sottratta l'Italia, con il nostro premier definito mister 40% dalla stessa Merkel, che in cambio ha portato a casa una promessa di maggiore flessibilità.
Era ora!! Direte voi. Visto che nel 2003 a parti invertite fu proprio la Germania a chiedere maggiore flessibilità di spesa, per permettere alla sua economia, all'epoca stagnante, di potersi riprendere. E lo direi anch'io se non temessi che le coccole della “Baby sitterona” non siano solo transitorie. Destinate a diventare “sculacciate” una volta che Jean Claude si sarà accomodato sulla poltrona di presidente della commissione dopo il passaggio dall'europarlamento, per il quale Mister 40% risulta determinante. Nei corridoi di Bruxelles si vocifera che Yuncker, la mattina, faccia colazione con il cognac.
Ufficialmente la ragione per la quale Cameroun, primo ministro inglese, non ha votato a favore del lussemburghese, trascinando nella sua decisione solo l'Ungheria e definendo la giornata di ieri una brutta pagina della storia dell'UE. Sarà questa la vera ragione? Anche se significativa, perché se questa è la colazione immaginiamo la cena, il pensiero va a questioni più rilevanti. Per esempio la troppa vicinanza di Jean Claude e del suo sottosegretario alla cancelleria tedesca, la quale ha già pronte per l'occasione diverse botti di pregiato Vecchia Romagna. L'euro troppo forte cosi come voluto dai tedeschi non è auspicabile neppure per gli inglesi, i quali si vedono sottratta una fetta di quelle richieste di acquisto di moneta che rendono la sterlina maggiormente più forte di qualsiasi altra merce di scambio al mondo.
Ora, sostanziato che la Gran Bretagna continua ad essere, nei fatti, il centro del vecchio Commonwealth e necessita pertanto di una moneta in grado di acquistare dalle ex colonie in maniera più conveniente possibile, altrettanto non possiamo dire per le economie italo francesi improntate per lo più su produzioni interne ed esportazioni, che, ahimè, in questi ultimi anni sono state in gran parte delocalizzate nei paesi emergenti. Oppure per quella greca sostenuta dall'economia del turismo, o di quella spagnola tenuta in piedi dal mercato immobiliare. I premier di questi paesi avrebbero dunque potuto coalizzarsi con Cameroun, se pur con interessi contrari ma convergenti, nella battaglia per la poltrona più determinante dell'UE.
Avrebbero anche potuto far appuntare in agenda la creazione di un meccanismo per aiutare i paesi membri dell'Ue in difficoltà. E invece no. Tutti zitti, tutto tace. Ma chissà, spesso noi poveri mortali non comprendiamo ciò che veramente bolle in pentola. Non conosciamo la scienza della dietrologia politica!!
Renzi dice di aver portato a casa un grande risultato. Eppure i suoi avversari e non solo loro, strillano, non sussurrano, che fra un paio di mesi ci aspetta una “stangattina” mica da ridere. Roba da far accapponare barba e capelli a tutti: operai, pensionati, impiegati e naturalmente gli imprenditori mai salvi, con una mazzata da 25 miliardi che giungerà dritta dritta su di noi per raggiungere prima del previsto il famoso pareggio di bilancio.
Pensate che quel simpatico vecchietto di nonno bassotto, alias Mario Monti, aveva firmato per una previsione al 2015, Matteo lo ha promesso alla sua dolcissima baby sitterona per questo stesso anno. Mai peggio di cosi, altro che vittoria! Altro che flessibilità maggiore!
Altro che riforma de