“Mio figlio (Maurizio Cossu, il bagnino di Quartu, n.d.r), dopo 8 ore di lavoro aveva già tolto la sua divisa e indossato gli abiti in borghese, stava per andare via dalla spiaggia, chiavi dell'auto in mano, quando è stato allertato dalle urla dei bagnanti. Ad un miglio di distanza circa dalla costa, nei pressi della Marinella, sul litorale di Quartu, c’era la piccola di 3 anni su un gonfiabile, trasportata al largo dal vento di maestrale. Mio figlio non ha esitato per un attimo ad intervenire, insieme a Mohamed, il proprietario della Marinella e alla fine l’episodio è stato un lieto fine. Grazie figlio mio”. 

Al telefono con Sardegna Live, parla Tiziana Falorni, 61 anni, di Quartu, la mamma del 35enne dipendente del Jinny Beach, Maurizio Cossu il quale – stando a ciò che racconta la donna – “non ha esitato nemmeno per un attimo insieme al titolare della Marinella, Mohamed Serour, a salire sul pattino a remi e a raggiungere la bimba spaventatissima. La piccina era già abbastanza lontana dalla battigia, spinta al largo dal maestrale. Poi, i i vigili del fuoco li hanno raggiunti e a bordo di un gommone hanno potuto finalmente tornare a riva. Volevo dire grazie anche a Mohamed – aggiunge Tiziana Falorni – ai titolari del Jinny Beach che si sono congratulati con mio figlio e ai genitori della bambina cinese. Non è un eroe, ma ha fatto solo ciò che chiunque, fuori dal proprio turno di lavoro, avrebbe compiuto per evitare spiacevoli conseguenze”.