Ohh issa, ohh issa. Su forza, ancora un pochino e ci siamo. Il dirupo è li, a due passi.

Ora che l'ultimo dei baluardi ha fatto il botto, non resta che un'ultima spintarella. Tolta di mezzo questa donna fisicamente cosi energica, finalmente gli anti-berlusconiani avranno partita vinta. Falchi, colombe e “piccioni” finiranno tutti con lo spostarsi per non finire nel baratro insieme a zio Silvio. Ormai sono venti lunghi anni che metà degli italiani attendono questo momento, che finalmente parrebbe ormai alle porte. Aioh, direbbe Cristian Cocco, non se ne può più!

Giornali, internet e televisioni non facevano,  e fanno ancora, che parlare di quest'uomo che per alcuni ha avuto troppi successi, per altri ha combinato troppi disastri. Ad ogni modo siamo stufi di sentire sempre rimbombare il nome di questo personaggio. Berlusconi di qua, Berlusconi di la, eh basta!!

Cambiamo musica. Troviamo qualche personaggio nuovo. Un puro, un semplice, un onesto. Uno  competente e sopratutto indipendente, che ci tiri fuori dal fango in cui la crisi ci ha trascinato. A dirlo cosi parrebbe facile. Manco a dirlo milioni di personaggi sono già li, in fila, pronti a prendere il posto del cavaliere errante che ormai è destinato ai lavori socialmente utili.

Non vedono l'ora di vederlo, colui che è stato un eccezionale imprenditore, un presidente del consiglio longevo, il padrone di una squadra di calcio che ha vinto tutto, vestito con i calzoni corti, la canottiera bianca con i peli del petto in bella mostra e gli stivali di gomma ai piedi. E' li, che zappa tutto sudato su un campo di patate. Non so se le verranno affidate le patate o le carote ma, caro Berlusca, quel che è sicuro è che li di donnine e festicciole non se ne vedranno.

Eh va bè, verranno tempi migliori. Forse quando la ricerca di questo utopico sostituto non avrà successo, oppure quando le tue aziende non pagheranno più milioni di euro di tasse che hanno permesso allo stato italiano di pagare, per l'appunto, milioni di stipendi pubblici.

Oppure chissà, quando sarai in paradiso. Paradiso? Su questo avrei dubbi anch'io, viste le piccole scorribande nei letti altrui. Però chissà, forse la storia ti renderà merito in un modo o nell'altro, o forse no. Ciò che oggi possiamo sapere è che “il dado è tratto”: senza la “Cancellierona” niente out, niente grazia e niente di niente per Berlusca.

E vai col valzer dell'intellighenzia nostrana, dei pennivendoli che ci allagheranno di inchiostro sulla fine di un incubo per alcuni, di una speranza per altri....