La notizia dell'arresto di Sanjust e Diana corre veloce nel palazzo e nelle strade. Che la lava stesse per esplodere dal vulcano in piena eruzione era ormai nell'aria da diverso tempo. Ecco, il tempo! Questo il problema di questa, forse giusta, forse no, operazione. Un operazione che ricorda un timer che trilla preciso a voler dare la sveglia mattutina. Ma la sveglia a chi? A chi è in galera o a chi resta fuori? Sorge spontaneo chiedersi perché alcune sveglie suonino sempre poco prima delle corse elettorali.

Ma è pur vero, per carità, che le ingerenze sulla politica e sul potere sono quasi “insite” nella storia. E non solo da parte del potere giudiziario, il quale all'epoca di Stalin risultò essere la sua arma vincente per la scalata verso il potere assoluto. La filosofia, la dottrina, la religione, passando poi per i vari cosiddetti “poteri forti”, hanno tutti in un modo o nell'altro influito, o cercato di influire, nei dettami del potere.

Ma oggi? Questo 2000 tanto atteso, da un mondo che voleva essere più civile, più democratico, più solidale, meno guerrafondaio? Papa Francesco dice che il dio denaro la fa da padrone, ma onestamente direi che è sempre stato cosi da che mondo è mondo.

Lo status quo è sempre stato ciò che i potenti volevano “raggiungere”, ma oggi parrebbe che addirittura si voglia arrivare “all'indietro quo”.

I soliti “complottisti” parlerebbero di un disegno oscuro che tira per la giacchetta molte forze qua e la. L'obbiettivo parrebbe essere quello di distruggere quell'economia che ha permesso all'Italia di crescere dal dopoguerra sino ai giorni odierni di “eurolandia”.

E quindi? Arresti eccellenti dunque ma isolati, spesso solo alla ricerca di una ribalta mediatica? Oppure vero e proprio disegno per incentivare un economia di ricchi ricchissimi, equilibrata da moltissimi poveri che acquistano dall'estero roba di pessima fattura? Chi può saperlo?

Con o senza trame oscure chiudere una realtà come l'Ilva di Taranto rimane deleterio per l'intero paese. Nei parecchi decenni acqua sotto i ponti dell'inquinamento ne è passata tanta. Ma cosi tanta che pulirla nel tempo sarebbe stato un gioco da ragazzi. Pensare di pulire un fiume in pochi mesi o addirittura giorni è roba da fiaba.

L'altra notizia del giorno è quella relativa alla dichiarazione del ministro Saccomanni rilasciata in una stanzetta dell'ambasciata italiana a Londra. Si può paragonare al monello che lancia una fialetta puzzolente dentro la classe cosi da far scappare tutti. Cosi è stato quando questo occhialuto ex bancario della scuola Montiana dice che mancano le risorse per non pagare la seconda rata della tanto odiata IMU. Gli investitori stranieri avranno il puzzo nelle narici per un po', cosi che la nostra economia dovrà continuare a spargere lacrime e sangue.

Quell'altro “scorreggione” del Berlusca poi, poteva pure evitarselo un parallelismo cosi obiettivamente poco opportuno con le vittime della shoah.

Ma del resto si sa, in politica “tutto fa brodo”. Cosi che nessuno vuole rinunciare a mettere un qualche suo ingrediente a questa brodaglia che scalda che ti scalda, finirà per evaporare.

E preoccupante però che la politica monetaria europea cosi favorevole solo al sistema tedesco dei beni di lusso, venga stigmatizzata solo dai partiti sempre più emergenti di estrema destra europei, oppure dai loro simili “grilli parlanti” incantatori di serpenti. E dire che anche il nobel all'economia Stiglitz oppure il vicepresidente dell'Ocse Padoan, accompagnati dal coro di economisti americani e giapponesi, restano inascoltati quando dicono che l'unione europea strutturata in tal modo è un alieno sulla terra.

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