Non volere figli, pur potendoselo permettere economicamente, pur essendo fertili, pur potendo, perché semplicemente non si vuole farli. Dovrebbe essere sacrosanto e del tutto normale, come una qualsiasi libera scelta da compiere nel 2023, eppure non è così.

E a parlare in modo drammatico, esasperato, con toni quasi di giustificazione, sono spesso le stesse donne childfree, facendo capire che per tutte le "non mamme" la situazione sia la medesima.

Secondo l’ultima indagine Istat “Famiglie, soggetti sociali e ciclo di vita”, il 17,4% delle donne in età fertile senza figli (45,4%) si dichiara childfree e, tra queste, alcune continuano a ritenersi colpevoli di fare un torto ai propri genitori, impedendogli di diventare nonni, di sentirsi incomplete, perché figlie a vita senza mai diventare madri, di non essere completamente adulte, di aver interrotto relazioni con uomini che ne volevano o di costringerne uno a non averne, di pensare di potersi pentire in futuro.

Molti di questi pensieri quasi drammatici, nell’ultimo periodo, balzano sui social quotidianamente. Ne ha parlato qualche giorno fa "Domani Editoriale" in un’intervista anonima e ne ha parlato apertamente Chiara Francini a Sanremo, facendo quasi sentire “poverine” le donne senza figli invitando le mamme e le donne incinte a non ostentare troppo la propria felicità davanti a loro, quasi come se le donne senza figli facessero pena.

Ma perché? Non si potrebbe semplicemente seguire i propri desideri pensando al presente, fregandosene di ciò che i modelli sociali impongono? Perché non considerare il fatto che se una non vuole figli significa che ci ha pensato bene? Perché pensare che debbano provare invidia nei confronti di chi invece è genitore?

Siria (il nome è di fantasia), 39 anni, prova ad esporci il proprio pensiero in occasione della Giornata internazionale della donna: “Ho una situazione economica stabile, sono fertile, in perfetta salute, ho una relazione duratura con un uomo che amo, e abbiamo deciso di non fare figli. E no: non mi danno fastidio i pancioni delle donne incinte e felici anzi, se sono mie amiche o parenti, sono la prima a festeggiarle. Mi danno solo fastidio i bambini capricciosi e maleducati, ma per fortuna non sono tutti così (ride), e soprattutto non mi sento in colpa di nulla, tant’è che non ho mai indagato, né ho mai sentito il bisogno di farlo, sui motivi per cui non voglio figli”.

Mi urta parecchio quando qualcuno, appena conosce la mia situazione, provi quasi a consolarmi pensando abbia problemi economici o, peggio ancora, di salute – prosegue Siria - Fermo restando che anche se così fosse, non dovrei dare spiegazioni a nessuno, perché non pensare che una donna possa non volere figli e basta? Perché dedurre che dietro questa decisione ci possano essere infelicità, frustrazione, motivi psicologici profondi da indagare? Io non ne voglio e basta: non mi sento in colpa nei confronti dei miei genitori, della società, del mondo, di bambini inesistenti che per colpa di donne egoiste (perché questo è un altro motivo che pensano possa esserci) non nascono. Basta pensare alla maternità come qualcosa di drammatico che divide le donne in due gruppi e che causano lo stare attenti a ciò che si dice”.

Le donne che sentono di doversi giustificare per la propria scelta lo facciano pure, se vogliono, ma in questo modo fanno capire che tutte le donne childfree debbano per forza fare pena ed essere considerate poverine, tanto da ‘costringere’ gli altri a parlare di maternità solo quando non siamo nei paraggi, e inoltre incentivano il pensiero comune dell’attendere continuamente una giustificazione plausibile. Io, così come tante altre donne che abbiamo scelto, ripeto, SCELTO di non diventare madri, non voglio figli e basta e sono felicissima della mia decisione perché, udite udite, ci sono tantissime cose da fare nella vita anche senza diventare genitori. Se la società ci ha inculcato che dobbiamo tutti figliare per sentirci felici, completi, adulti e realizzati, è lei che ha fallito, non noi” conclude Siria.