I sardi potranno esprimere fino a un massimo di due preferenze per altrettanti aspiranti consiglieri regionali di genere opposto, pena l'annullamento del voto.

E’ prevede la norma approvata nel 2017, dopo anni di battaglie e campagne di sensibilizzazione, promosse da diverse forze politiche e associazioni dopo che l'assemblea l'aveva affossata, nel 2013, ricorrendo al voto segreto.

Alle regionali del 2014 riuscirono ad essere elette solo 4 consigliere su 60.

Come ricorda l'Agi, la prima regione a introdurre una legge di questo tipo è stata, nel 2009, la Campania che nel 2010 ha eletto 14 donne riuscendo quasi a raddoppiare la presenza femminile in consiglieri. Al precedente appuntamento alle urne ne erano state lette solo sei.