Sarebbe bello se le lancette che misurano il tempo potessero tornare indietro per beffare la morte.

Sarebbe ancor più bello sentir dire alla morte che era tutto uno scherzo e che in un’alba di luglio aveva soltanto deciso di giocare con un giovane non ancora diciottenne e con tanta voglia di vivere.

Sarebbe bellissimo ritrovarsi in quella grande piazza che guarda sul mare, con i suoni della festa che inondano i cuori e le pareti non infrante dal dolore, per lasciare spazio alla frenesia che sprigionava la tua sete di libertà.

Una libertà libera come il vento che ti baciava il viso mentre la moto portava a spasso la tua giovane estate, Simone.

Un colpo nel cuore di tanti, anche di chi non ti conosceva, perché quando un giovane muore il lutto è di tutti e il vuoto diventa profondo.

Abbiamo confidato nelle lunghissime ore di strazio e di attesa che quel filo sottile non spezzasse la speranza, ma purtroppo non è andata così.

Altri vivranno attraverso di te grazie a quel dono estremo che chi ti ama ha saputo fare.

La voce del Sindaco di Castelsardo ha chiesto “silenzio e preghiere”, affinché il pensiero di una comunità intera volasse con te per starti vicino.

Fai buon viaggio, figlio di questa terra e di un posto felice, qualunque sia la destinazione che ti accoglierà.