Lei parla di un “lapsus”, riferendosi a un momento concitato, ma i destinatari della gaffe, gli algheresi, quella frase pronunciata in Aula non gliela perdonano proprio all’assessore regionale alla cultura, Claudia Firino.

“La lingua algherese è una variante del sardo”, si è lasciata sfuggire l’assessora durante un suo intervento in Consiglio regionale. Mai l’avesse detto, si è scatenato un putiferio. La prima reprimenda è arrivata dal consigliere, ex sindaco di Alghero, presente in Aula Marco Tedde. Poi a seguire tutti gli altri, e cioè i cittadini algheresi e  i massimi esponenti della cultura catalana e della salvaguardia della stessa ad Alghero (clicca qui per leggere la replica dell'assessore Firino:http://www.sardegnalive.net/it/news/firino-algherese-tutelato-e-valorizzato-si-guardi-alle-azioni-concrete ).

Tra questi ultimi Sardegna Live ha sentito il prof. Aldo Sari, docente di Storia dell’arte medioevale e moderna dell’Università di Sassari, il quale in una lettera, che riportiamo qui di seguito, indirizzata al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, stigmatizza la "grave e ingiustificabile" defaillance dell’esponente della Giunta. “La lingua algherese non è una varietà della lingua sarda”, ci dice il professore. Le ragioni? “Sarebbe come spiegare perché il francese non è italiano o l’italiano non è spagnolo”. 

Associació per a la Salvaguarda del Patrimoni Historicocultural de l’Alguer                                                                

 

                                                           All’on. Francesco Pigliaru

                                              Presidente della Giunta della Regione Sardegna

 

 

 

Ill.mo Sig. Presidente,

sappiamo tutti che la scelta degli assessori è sempre dettata da motivazioni politiche e raramente è fatta in base alle competenze specifiche della persona  a cui si affidano deleghe assessoriali. Il recente caso dell’Assessore Claudia Firino che esterna sull’algherese, scambiandolo per un dialetto sardo, lo dimostra nel modo più evidente. Nessuno pretende che un assessore acquisisca in breve tempo una buona conoscenza nel campo specifico del settore in cui opera, per quanto dovrebbe essere suo dovere, però almeno si auspica che prima di fare dichiarazioni pubbliche si documenti anche solo superficialmente.

L’assessore Firino, benché recentemente sia venuta ad Alghero ed abbia parlato col sindaco Mario Buno e con i Dirigenti scolastici cittadini in merito ad un monitoraggio linguistico che vede come città campione Alghero, ed abbia anche discusso sulla possibilità di introdurre ore di insegnamento della lingua locale, non deve aver capito,  o non glielo hanno spiegato, dando per scontato che lo sapesse, che l’algherese non è una variante del sardo, ma una varietà della lingua catalana.

Se avesse consultato, per fare in fretta, Wikipedia (nessuno pretende la lettura di un saggio di linguistica da parte di un assessore che si deve interessare anche di lingue minoritarie), si sarebbe risparmiata la figura di sprovveduta totale che invece ha fatto.

Pertanto si chiede una rettifica ufficiale  e l’ammissione d