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Dopo le struggenti parole del papà di Gioele, il bambino di 9 anni morto nel pomeriggio di sabato 14 settembre, a causa di una porta da calcio che gli è caduta addosso mentre giocava con altri bambini nel campo “Meledina” di Ozieri, arrivano anche quelle dello zio e padrino del bambino che chiede di evitare ulteriori polemiche.
“Purtroppo questa tragedia ci ha sconvolto. Chiedo umilmente col cuore in mano, di dare un taglio a queste inutili polemiche e di smettere di attaccare l’artista Fedez, il comitato della Beata Vergine del rimedio, Dj, il sindaco Marco Peralta e chiunque – ha scritto Claudio Casula sui social – Capisco tutto, dalla rabbia al dolore di chi conosce la mia famiglia o solo per la situazione. Vi chiedo da zio e padrino del piccolo Gioele di cancellare dalle storie, dai post questi attacchi inutili, che danno solo voce a chi dovrebbe stare zitto in questa brutta situazione. Gioele era venuto da Olbia con la Gioia e l’allegria di vedere il cantante di cui cantava le canzoni. Ci potete stare vicino con la preghiera per il nostro piccolo angelo, volato in cielo con il suo aquilone”.
Le polemiche sono scoppiate dopo la decisione di proseguire i festeggiamenti in onore della Beata Vergine del Rimedio nella serata di sabato, nonostante la tragedia avvenuta, compreso il concerto di Fedez. Quest’ultimo, con un videomessaggio postato nelle storie del suo profilo Instagram, ha detto la sua: “Ho chiesto a tutto il pubblico, più di 15mila persone, di fare un minuto di silenzio per commemorare Gioele ed esprimere la nostra, la mia vicinanza, di tutta la piazza, alla famiglia”.
Nel mirino, però, sono finiti anche il comitato dei festeggiamenti e il sindaco Marco Peralta, che a sua volta ha parlato di “ragioni di ordine pubblico” alla base della decisione di non annullare gli appuntamenti in programma nella serata di sabato.