Proclamato lo sciopero dei lavoratori di “e-distribuzione” dell'Unità Territoriale di Sassari-Nord Sardegna per lo straordinario programmato e gli spostamenti di orario dall'8 gennaio al 6 febbraio 2024, più il fermo di un'ora di lavoro ordinario nella giornata del 10 gennaio, dalle ore 11:00 alle ore 12:00. Si aggiunge inoltre lo sciopero di prestazioni aggiuntive, ore di viaggio e di tutte quelle situazioni che eccellono rispetto all'orario ordinario di lavoro.

I MOTIVI . Nel comunicato si legge che la protesta nasce " a seguito dell'esito negativo, ottenuto dalla procedura di raffreddamento, svoltasi in data 29/11/2023 presso la sede prefettizia di Sassari e dal successivo incontro, con la delegazione aziendale, del giorno 07/ 12/2023, tramite videoconferenza, dove, purtroppo, non sono pervenute soluzioni tecniche e organizzative alle diverse istanze rivendicate da UGL Chimici-Energia, come ad esempio, proposte aziendali protese ad alleviare perenni problematiche sui turni di reperibilità e al rispetto delle sole attività per la garanzia del servizio elettrico e il ripristino delle condizioni di sicurezza durante i turni di reperibilità, nonché il contenimento numero eccezionale di ore di straordinario che annullano gli spazi fra vita e lavoro, ma soprattutto il miglioramento del clima di lavoro compromesso negli ultimi anni a causa di incomprensibili comportamenti aziendali ", il ché ha portato i lavoratori a concludere che " da anni le cose non funzionano più e le varie riorganizzazioni hanno solo accentuato i deficit di una organizzazione del lavoro che non può più reggere solo con la buona volontà che il personale mette in gioco tutti i giorni. Mancano centinaia di persone in organico e non possono pagare il prezzo di scelte scellerate calate dall'alto le lavoratrici ei lavoratori della distribuzione di Enel ".

LE RICHIESTE . " Servono investimenti seri in infrastrutture e il rinnovo degli impianti - spiega nella nota UGL Chimici -, sono indifferibili le manutenzioni programmate che non si eseguono più da anni, sono indispensabili le assunzioni di nuovi operai e tecnici per colmare il vuoto generato negli ultimi anni dalle molteplici quiescenze ”.

" Questo è solo l'inizio di una serie di iniziative di lotta - garantiscono -. Questo è il momento in cui dobbiamo stare uniti e difendere i nostri diritti, dove facciamo capire che non è permesso a nessuno di calpestare la nostra dignità e le nostre persone. Sono le donne e gli uomini che lavorano in questa azienda il capitale più prezioso e nessuno ha diritto di maltrattarli. Partecipiamo tutti compatti ".

Foto: e-distribuzione.it