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Young man holding in hands wallet with euro money. Horizontal composition.
“Non capisco perché le Banche centrali non lo dicano apertamente: l'unico modo per riportare sotto controllo l'inflazione è tener fermi gli stipendi e aumentare il costo del denaro per ridurre i consumi. Esattamente quello che stanno facendo con il rialzo dei tassi d'interesse”. Lo afferma David Card, Nobel per l’economia, in un’intervista a La Stampa.
“Preferisco dare buone notizie, ma lo scenario è preoccupante. Mi auguro che i governi non tocchino le reti di sicurezza dei cittadini, dal salario minimo alle diverse forme di sostegno al reddito. Sono misure fondamentali per tutelare i lavoratori”.
L'economista canadese si trovava ieri a Roma per un workshop organizzato dall'Inps durante il quale ha discusso con il presidente dell'Istituto, Pasquale Tridico e dove ha incontrato anche l'ex premier e leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte.
Per quanto riguarda la situazione in Italia, ha affermato “Non conosco nel dettaglio le proposte del nuovo governo”, senza nascondere la preoccupazione per le crescenti tensioni sociali.
Alla domanda di Giuliano Balestreri, giornalista di La Stampa, su cosa vogliono le banche centrali, Card ha risposto: “Recessione e perdita di potere d'acquisto. E' l'unico modo in cui possono sperare di riportare l'inflazione sotto controllo. Fed e Bce sono convinte di non aver altra scelta. D'altra parte si muovono solo sulla base di aspettative future. E nonostante ripetano in continuazione di voler evitare una recessione, fanno di tutto per portarci in una recessione profonda. Non sarà forse dura come quella del 1980, ma non sarà semplice”.