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Con la sua voce scolpisce paesaggi sonori con originalità, fa vibrare la scena con energia ma, allo stesso tempo, con calore e tranquillità. Oltre i luoghi reali che lo ispirano per scrivere i testi, soprattutto quelli della sua Sardegna, ne disegna immaginari, in cui la sua ricerca interiore si traduce in musica.
Alessandro Mahmood quest’anno ha infuocato il palco del festival di Sanremo arrivando primo in coppia con Blanco, con la profonda e intima canzone Brividi.
I riferimenti del cantante all’Isola non sono mai mancati durante le sue esibizioni, e ogni estate torna a Orosei, in cui ha solide amicizie da anni e di dove sua madre, Anna Frau, è originaria.
Non solo la mamma, ma anche la direttrice del coro femminile "Intrempas" di Orosei Mina Nanni, e sua cugina Antonella Contu, sono donne importanti per Alessandro. Sardegna Live le ha raggiunte telefonicamente.
Mina ha parlato ai nostri microfoni del bellissimo rapporto e delle collaborazioni con il cantante: “Brividi è un brano che assolutamente meritava di vincere, la musicalità, le parole, l’interpretazione, io speravo vincesse Alessandro e ci credevo molto. Dalla prima volta che ho sentito la canzone mi ha affascinato”.
“Una sua dote è la forte sensibilità, ma anche l’empatia. Mi ricordo tutte le volte in cui abbiamo collaborato in cui ovviamente l’ansia da palcoscenico non mancava mai, e lui aveva sempre un sorriso di incoraggiamento, notava tutto, uno spirito d’osservazione fuori dal comune, gli bastava uno sguardo e sapeva come incoraggiarti, poi è un ragazzo umilissimo. Nonostante il successo degli ultimi anni, ogni volta che torna a Orosei è il solito ragazzo con la sua vita di sempre, legato alle cose semplici. E poi ha un legame molto speciale con sua mamma, non per nulla le ha dedicato la canzone T’amo”.
Assieme, Alessandro e l’associazione baroniese sono stati ospiti di Mara Venier a Domenica In lo scorso settembre. La collaborazione fra l'associazione e l'artista milanese ha dato molti frutti negli anni. Già in occasione della tappa sarda del "Ghettolimpo Tour", il cantautore 29enne si era esibito sul palco di Alghero in uno spettacolo emozionante, culminato nell'interpretazione della canzone T'amo, dedicata a sua mamma, in cui ha inserito un frammento della canzone No potho reposare, eseguita in collaborazione con le donne di Intrempas.
Anche la cugina di Alessandro, Antonella Contu, ci ha parlato dello specialissimo legame del cantante con la famiglia e con la Sardegna, ma soprattutto di quello con sua mamma: “Ho vissuto a Milano quando ero giovanissima e lavoravo nel locale di famiglia dove Alessandro, ogni giorno dopo la scuola, arrivava, e poi dopo circa 2 ore andava via con mia zia Anna. Loro hanno sempre avuto un rapporto bellissimo e trasparente, sarà anche per il fatto che lei lo ha cresciuto da sola e lui è figlio unico. Un legame unico e indissolubile che penso sia visibile a tutti. Alessandro è legatissimo a tutta la famiglia, molto numerosa, ogni compleanno o altre occasioni per riunirci è una grandissima festa, ci sono tantissime fasce di età e tutti siamo molto legati. Nelle campagne, nel mare, nelle colline della Sardegna Ale ritrova la serenità, la calma, la tranquillità e lì riesce a creare, a scrivere, non solo per lui, anche per gli altri cantanti”.
Riguardo il brano che ha vinto a Sanremo, a convincere sia Mahmood sia Blanco sulla bellezza e l’originalità della canzone sono state le rispettive famiglie, e ciò dimostra ancora di più la forza del legame di sangue.
Il testo di Brividi parla del senso di inadeguatezza in una relazione raccontata da due ragazzi diversi in modi differente: nel video Mahmood è abbracciato ad un uomo, mentre Blanco corre in bici a un appuntamento con una ragazza. Il resto lo fanno le parole e le voci magiche di entrambi, ed ognuno può interpretarle come preferisce.