Chiacchierata a largo raggio col politologo ed editorialista Vittorio Emanuele Parsi. Professore  ordinario di Relazioni Internazionali nella facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Editorialista de La Stampa e de Il Sole 24 ore, tra i suoi saggi ricordiamo Lo sguardo corto. Critica della classe dirigente italiana (Laterza, Roma-Bari 2001) scritto a quattro mani con Lorenzo Ornaghi e L'alleanza inevitabile.

Europa e Stati Uniti oltre l'Iraq (Università Bocconi Editore, Milano 2006). Il suo ultimo libro, La fine dell’uguaglianza: come la crisi economica sta distruggendo il primo valore della nostra società, fornisce una serie di spunti di approfondimento sulla situazione italiana e internazionale. Francesco Mattana lo ha  intervistato in esclusiva per i lettori di Spinning Politics.

 

La fine dell’uguaglianza è in commercio dal novembre 2012. Se dovesse aggiornarlo, quali modifiche apporterebbe?

Penso che lo lascerei più o meno così com’è. Non sono successi eventi così eclatanti da ribaltare la tesi centrale del libro, ovvero la concentrazione del potere in mano di pochi e la disattenzione almeno in Italia dei media su questo tema.

Uno legge il titolo e il sottotitolo e si domanda: “Vuoi vedere che il professor Parsi ha avuto una svolta post-hippy”?

Eheh. No, ovviamente non sono diventato un post-hippy, il libro anzi si pone sulla