PHOTO
Va giù un altro pezzetto di storia, già, quel caseggiato imponente di via Flumentepido, angolo via Serbariu, ne ha vissuto di storie. Storie di piccoli alunni che frequentavano un tempo quella scuola, storie di famiglie sarde disagiate e senza un tetto che occuparono lo stabile. E ancora, storie di eroinomani che entravano abusivamente per bucarsi ogni giorno e più volte al giorno, trasformando di fatto quelle 4 mura in un orrendo luogo di tristezza, tra migliaia di siringhe usate e pusher a vendere morte.
Le cose sono notevolmente cambiate, dalle ceneri di quel caseggiato sorto negli anni ‘50 in un quartiere già difficile, nasceranno 30 appartamenti cosiddetti ‘popolari’ per quei nuclei familiari che attendono da tempo, tuttora alloggiati nelle “case parcheggio” a Mulinu Becciu.
Un intervento risolutore, deciso dall’Amministrazione Comunale, attuato per recuperare quell’area degradata per anni e meta abituale di tossici. Le elementari di Santu Perdixeddu, così come ricordano fedelmente i residenti della zona, hanno ricordi indelebili di chi ha frequentato da bambino quella realtà, tra refettorio, biblioteca, aule ampie e spaziose, diventate poi col tempo ostaggio dell’indifferenza generale. Da oggi però, giù il sipario. Si cambia volto, per sempre.
Il cantiere
La prima fase dell’intervento ha interessati la bonifica dell’area, con la raccolta di migliaia di siringhe usate, sporcizia e suppellettili, poi i lavori veri e propri (per i quali ci sono in ballo 4.896.000 euro), consentiranno di edificare nuove abitazioni di proprietà del Comune e riqualificare un’area attualmente abbandonata nella zona nevralgica di uno dei quartieri più popolosi di Cagliari.
Gli appartamenti saranno concepiti a misura d’uomo, per portatori di handicap e famiglie che hanno necessità di una casa e che sono in graduatoria da anni.