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Io non amo il turpiloquio e non lo frequento. Detesto le bestemmie e chi le pronuncia.
Il rispetto inizia dalle parole che si pronunciano: più “scadono” e più squalificano colui che si esprime.
Detto questo, trovo che le reazioni dell’intero “arco istituzionale” alla frase infelice di Franco Battiato siano esagerate e fondate sul fragile impianto di un’ipocrisia profonda che non si può nascondere.
Sono anni che si sente scagliare di tutto all’indirizzo delle Minetti di turno, per le quali, sia chiaro, non nutro nessuna ammirazione. Il cantante che indossa i panni dell’assessore è sul banco degli imputati per una frase estrapolata da un contesto che parte dal ricordo di tempi e persone migliori e approda all’ingiurioso epiteto: “… uno si rallegra quando un essere non è così servo dei padroni … farebbero qualunque cosa queste troie che si trovano in giro per il Parlamento. E’ inaccettabile.”
Esplode il diluvio di dichiarazioni!
Io penso che le donne si rispettano in tanti modi, e non solo facendo finta di attaccare l’infelice uscita di un cantautore che per le donne ha scritto cose che resteranno, per bellezza e poesia.
Le “troie che si trovano in giro per il Parlamento” sono la metafora di tanti politici che continuano a vendere la dignità propria e di un Paese intero.
Provo più indignazione per Alessandra Mussolini che chiede le dimissioni di Battiato e non ha meditato sulle sue, quando, in tempi recenti, ha appellato con un “frocio” in diretta tv l’onorevole Wladimir Luxuria. Ci vuole il coraggio della misura, la stessa che contiene il sentimento della vergogna dentro un limite accettabile.
Anche la solerzia di Elsa Fornero stona come certe sue riforme.
Il rispetto è una pretesa per tutti: al di la dei generi, dei ruoli e dei luoghi.
Lo scivolone del cantautore siciliano sarà certamente accompagnato da scuse pubbliche e sincere.
“Altri”, come al solito, hanno perso un’occasione per tacere. Povera Patria!!!
Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.
Giuliano Marongiu