La musica è un dovere per chi ama nutrirsi di intenso. E’ il potere di moltiplicare 7 note in una moltitudine di soluzioni. La musica è soprattutto l’arte di chi semina emozioni per abbellire gli spazi del tempo.

Alessandro Catte si muove da sempre tra i canti che hanno forgiato la sua sensibilità e quelli che ha composto per parlare con la voce del cuore. Col desiderio di mettere in ordine una parte del vasto mondo che vive da protagonista della musica in Sardegna, ha dato alle stampe un poderoso volume dal titolo “I miei canti” edito da Il Maestrale.

Il libro attraversa la storia della coralità di scuola nuorese iniziata negli anni Cinquanta del secolo scorso e oltre a raccontare le vicende che si sviluppano dentro un racconto fluido che incuriosisce il lettore e gratifica il cultore, rende omaggio ai direttori e a tutti quei personaggi che hanno contribuito a fortificare il nuovo corso della polifonia sarda facendo di Nuoro la città dei Cori.

Nella prima parte del viaggio l’autore suddivide per decenni il racconto, sempre ricco e puntuale di aneddoti e di informazioni, per lasciare poi ampio spazio agli spartiti che oltre ad offrire ai professionisti della coralità un repertorio di ben 50 partiture, consentono, nelle presentazioni che accompagnano ogni canto scelto, un’immersione nella poesia più autentica che suggerisce la materia prima su cui si muove la creatività del compositore e la tessitura vocale degli interpreti.

La storia dei Cori diventa così anche il pretesto per assemblare alcune delle più belle poesie di Franzischinu Satta, Padre Luca Cubeddu, Montanaru, Pietro Mura, Peppino Mereu per citarne alcuni. Alessandro Catte lavorava da tempo al progetto a cui ha dato forma grazie all’esperienza maturata in qualità di direttore del Coro Ortobene di Nuoro e del Coro femminile Ilune di Dorgali.

“A Nuoro cantare è naturale perché abbiamo tradizione”, ripete spesso l’artista che a 16 anni entra a far parte del Complesso Vocale di Nuoro e compone il suo primo brano scritto per tenore e organo “Ego sun panis vivus”. Frequenta la Scuola Civica dove conosce Antonietta Chironi, che ricorda con grande affetto e riconoscenza e si iscrive al Conservatorio di Sassari.

A soli 21 anni subentra a Tonino Puddu nella direzione del Coro Ortobene, scrive alcuni dei brani che sono parte della storia della musica e collabora con il poeta Franzischinu Satta, autore di “Unu ballu pilicanu”. Interprete, oltre che autore e direttore, si iscrive al CET la Scuola fondata da Mogol e incide alcuni lavori discografici con la collaborazione di Michele Pio Ledda. Dal 1997 dirige anche il Coro Ilune di Dorgali.

Roberto Tangianu

IL CONVEGNO

Coordina: GIULIANO MARONGIU

Saluto dell’Assessore alla Cultura Comune di Nuoro LEONARDO MORO

 

Interventi:

FRANCA FLORIS

ALESSANDRO BIANCHI

GIAN PAOLO MELE

 

Interventi musicali:

CORO ORTOBENE DI NUORO diretto da ALESSANDRO CATTE

CORO ILUNE DI DORGALI diretto da ALESSANDRO CATTE