Poteva andare molto peggio e le fiamme avrebbero potuto coinvolgere le abitazioni adiacenti, rischiando di provocare vittime e feriti, ma un grande senso di rabbia e tristezza permane ugualmente per la distruzione di un locale utilizzato a scopo ricreativo da alcuni giovani di Ollastra, a causa di un incendio doloso.

L’appello disperato di un gruppo di mamme che, attraverso i microfoni di Sardegna Live a cui hanno affidato il proprio sfogo, denunciano una situazione molto grave, avvenuta durante le prime ore della mattina di oggi, mercoledì 7 agosto.

“Siamo profondamente amareggiate e dispiaciute per ciò che é successo oggi. I nostri ragazzi, pieni di gioia, di vitalità e molto vicini alle tradizioni sarde, che non hanno mai fatto del male a nessuno e riescono a farsi voler bene all’interno e al di fuori del paese, portando alto il rispetto che li contraddistingue, si riunivano in un locale per dei momenti ricreativi e per stare in sana e spensierata compagnia – spiegano - .Avevano poche pretese, un televisore, dei divanetti riciclati, un frigorifero, giocavano con giochi da tavolo, videogiochi, cantavano, chiacchieravano, ridevano e organizzavano qualche pranzo o cena improvvisata”.

Sconosciuti i motivi del per cui, stamattina, intorno alle ore 5:00, nel silenzio più totale, nel locale è stato appiccicato un incendio e, solo grazie alla prontezza del vicinato, i soccorsi sono intervenuti in tempo, evitando il coinvolgimento delle abitazioni accanto”, raccontano.

“Riponiamo enorme fiducia in tutte le forze dell’ordine intervenute in breve tempo sul posto, in primis per tutelare e rassicurare i ragazzi, minacciati da un’azione simile e, in seguito, per portare avanti le indagini e far affiorare una seria conclusione”. Ma nonostante tutto, una grande preoccupazione si fa strada tra queste mamme che inevitabilmente pensano al futuro dei propri figli. “Quale futuro spetterà a questi giovani ragazzi, ma in generale a tutti i ragazzi di quelle età, che stanno iniziando a crescere. Quale fiducia e tranquillità potranno riporre verso il prossimo?”, si chiedono dispiaciute.