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“Per la prossima stagione de L’Eredità siamo alla ricerca della nuova ‘professoressa’, che affiancherà il conduttore del programma. La candidata ideale deve avere tra i 25 e i 30 anni, essere laureata, avere una buona dizione e delle basi di canto e danza. Cerchiamo una persona spigliata che possa tener testa al conduttore in un eventuale contraddittorio. Se ti senti abbastanza ‘professoressa’ iscriviti sul nostro sito”.
Si tratta del post, pubblicato lo scorso 30 ottobre, nella pagina ufficiale di Rai Casting su Facebook, in cui è presente una lista di requisiti della figura femminile che verrà scelta per affiancare il conduttore, probabilmente Pino Insegno, a L’Eredità”, gioco a premi ad eliminazione che prevede diverse sfide, trasmesso su Rai 1.
Gli utenti non hanno affatto preso bene questa lista di "caratteristiche ideali" e tra i commenti è scoppiata una vera e propria polemica che riguarda specialmente l’età e il fatto che la ragazza debba essere laureata.
“Una valletta laureata?”, ha scritto qualcuno, “Viva la professionalità, nelle donne cercano gioventù e bellezza, basi di canto e danza, cercano una velina laureata”, ha scritto un altro utente, “Il testo è imbarazzante”.
La maggior parte dei commenti riguarda in particolar modo il fatto che per la figura femminile vengano richieste caratteristiche specifiche rimandanti a una donna bella e giovane e asseriscono il fatto si tratti dell’“ennesimo atto di maschilismo” in Italia: “Discriminazione per sesso ed età perpetrata dalla Tv di Stato”, “Ho riletto il post un paio di volte per capire se l’avete scritto davvero o se fosse uno scherzo”. “Io comincerei con il casting per il conduttore”, ha scritto un utente.