Si narra che Messalina, moglie dell'imperatore Claudio, sia diventata il simbolo delle ninfomani. Una donna sessualmente ingorda che pare si travestisse da mignotta patentata, per potersi recare nei quartieri a luci rosse di Roma, e concedersi cosi, a tutti quelli che passavano di lì. Mai doma, si recava spesso in taverne frequentate da marinai e gladiatori alla ricerca di nuove soddisfazioni per il suo insaziabile appetito.

Alcuni giorni fa, il governatore Draghi, gongolava nel presentare il suo piano per la tanto sospirata ripresa economica.  Il piano prevedeva una decisione talmente importante destinata ad aprire delle rumorose spaccature in seno al consiglio dell'Eurotower. Queste sono apparse in tutta la loro lucentezza, quando si è arrivati ad una decisione non unanime, grazie allo scetticismo del presidente della Bundesbank tedesca, ma anche del consigliere austriaco e di quello olandese. La decisione prevedeva un piano di acquisto di titoli a garanzia di mutui residenziali, in modo tale da immettere liquidità nel sistema.

La decisione dovrebbe, secondo le previsioni del “Dragone” italiano, far ripartire l'economia stagnante in alcune zone dell'Unione. Associata alla ulteriore diminuzione del costo del denaro, tale decisione potrebbe effettivamente portare ad una diminuzione del valore dell'euro sul dollaro, e permettere cosi, la ripresa delle nostre esportazioni.  Il sistema inoltre, potrebbe permettere un maggiore accesso ai mutui per le famiglie, derivante dalla garanzia sui rischi del prestito, che Mario prometteva di offrire alle banche disposte a riaprire i cordoni del credito.

Uh che bello, finalmente, direte voi!! La doccia fredda arriva però con la notizia di oggi che riporta la presentazione della nuova commissione europea. Da questa si evince quell'insaziabile appetito della Merkel e dei suoi accoliti, ed emerge tutto il loro innegabile e indomabile egoismo. La nomina dei nuovi commissari europei che affiancheranno il maggiordomo di Angela, Yunker, ha portato parecchi nomi dei maggiori rigoristi europei. E non stiamo parlando di calci di rigore, ma di calci ai sogni di ripresa prospettati da Draghi.

I nuovi commissari sono 28 come i paesi che fanno parte dell'UE. Uno per ogni membro. La Mogherini quale ministro degli Esteri europeo pare un grande risultato per i renziani, ma al cospetto della soddisfazione tedesca è davvero inconsistente. A primo acchito la Germania sembra accontentarsi di un semplice commissario, quello all'economia digitale e società. Ma è dietro le quinte che si nasconde la vera trama ordita dalla solita insaziabile “Messalina” alias “Merkalina”.

Il vicepresidente con delega al lavoro infatti è tal Katanein. Ex ministro delle finanze ed ex premier finlandese, definito più volte il falco della Merkel, perché nei vertici UE ha spesso aperto la strada alle politiche rigoriste tedesche. Oggi, con la sua vicepresidenza, ha in mano un potere di veto sulle decisioni del francese Pierre Moscovici che siederà nella poltrona di commissario agli affari economici. Quest'ultimo, ex ministro dell'economia in patria, è colui che ottenne, dall'allora commissario competente, una deroga per poter sforare il famigerato tetto del 3%.

Fautore dunque di una maggiore flessibilità, ma con le mani legate dai fedelissimi di “Merkalina”, è probabile che Pierre, cercherà di ottenere venia solo per la sua amata patria. Una richiesta di perdono allo sforamento, giunta dall'attuale ministro delle finanze di Hollande, Sapin, il quale annuncia  lo spostamento del ritorno al rapporto Deficit/Pil sotto il 3% solo per il 2017. Aggiungiamo pure a questa previsione un “forse”, considerato che anche i cugini d'oltralpe hanno avuto una crescita molto inferiore al previsto.

Quel casanova di François deve aver capito bene chi comanda in Europa, e cosi a farne le spese è stato mounsier Montebourg, ormai ex ministro francese all'economia, da quando, ad inizio estate, è stato defenestrato da Hollande perché si ribellava alla politica rigorista della solita “Merkalina”. Il poveretto andava dicendo che i paesi in difficoltà dell'euro-zo