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Due donne sono state accoltellate a morte presso il Centro Ismaili a Lisbona. Lo riferisce la stampa portoghese, precisando che l'aggressore è stato colpito dagli agenti della squadra di intervento rapido e si trova ora ricoverato all'ospedale Sao José. Non sono ancora chiari i motivi delle aggressioni. Tra le ipotesi c'è anche l'ipotesi che si sia trattato di un attacco terroristico. Non è nemmeno esclusa la possibilità che l'aggressore abbia problemi psichici.
Le due vittime, come confermato dal leader della comunità ismailita, (branca dello sciismo) Narzim Ahmad, sono entrambe donne portoghesi, mentre un'insegnante è stata pugnalata al collo ed è in condizioni gravi.
L'aggressore, di nazionalità afghana, è stato colpito alle gambe dagli agenti della squadra di intervento rapido. Secondo la polizia, l'uomo - in possesso di un coltello - ha avanzato verso gli agenti non rispettando l'ordine di cessare l'attacco e di fronte alla minaccia, "la polizia ha fatto uso efficace delle armi da fuoco", neutralizzando l'aggressore, che ora si trova agli arresti in ospedale.
Il premier portoghese Antonio Costa ha espresso "solidarietà e dolore" alla comunità ismailita e alle famiglie delle vittime. Nel ringraziare la polizia, il cui rapido intervento ha permesso l'arresto dell'aggressore, di nazionalità afghana, Costa ha affermato che "è prematuro dare qualsiasi interpretazione sulle motivazioni di questo atto criminale", esortando ad aspettare l'esito delle indagini.