I dati ormai non stupiscono più nessuno, gli unici a far finta di essere preoccupati sono proprio loro, i nostri politici di lungo corso, che sprecano il loro tempo con i calcoli elettorali senza interruzioni.

Le previsioni del sistema Excelsior di Unioncamere e del ministero del Lavoro annunciano per il 2013, sul versante occupazionale, una crisi devastante. Si parla infatti di 250 mila posti in meno nel settore privato rispetto al 2012.

Ma d’altronde cosa ci si poteva aspettare? Un trend positivo? Un rilancio?

Nulla di tutto ciò, ovviamente. Gli imprenditori stanno chiudendo le aziende prima che il tracollo gli devasti la vita. Assumere un dipendente significa pagare un’enormità di tasse. Il problema non è lo stipendio del lavoratore, ma la cifra esorbitante da versare all’erario a lui collegata.  E questo è solo un piccolo dettaglio.

Qui, continuando ad aspettare, la gente comune soffre, non ha più da mangiare, muore. 

E oggi, intanto, c’è stata la fiducia sul “decreto del fare”.

Sembrerebbe una cosa seria, ma ormai non ci siamo più abituati.