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«Lollove è più lontano da Nuoro che da Cagliari» dice il fotografo nuorese Donatello Tore, autore di un reportage senza tempo dal borgo maledetto a 15 chilometri da Nuoro. Ventisei o forse trenta abitanti in tutto. Lontani e dimenticati dal resto del mondo. Da Nuoro, soprattutto. Eppure ovunque, presenti in ognidove, d’ora in avanti. Proprio come se Lollove fosse il villaggio elettronico di Michelangelo Pira. Il cuore pulsante di un immenso pianeta, al centro della rete planetaria di una favola futuribile che è già realtà. Lo immaginava così nel 1970, l’antropologo di Bitti. Utopia e realtà. Dove la comunicazione elettronica, libera e riscatta l’umanità intera. Così è Lollove, l’ultimo degli ultimi nella faccia della terra...