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“Dopo quanto accaduto a Trieste non possiamo non urlare tutta la nostra rabbia legata a quanto accade ogni giorno in strada. Si lavora in condizioni di diffusa insicurezza con strumentazioni obsolete che espongono i poliziotti a rischi altissimi. Anche a Cagliari come Sap – dice il segretario provinciale, Luca Agati - abbiamo denunciato senza sosta le carenze sottolineando, senza trovare soluzione, l'esigenza dell'utilizzo del cinturone blu che prevede la sicura per la pistola rendendo impossibile l'impossessamento da parte di terzi, senza dimenticare il difetto per chi siede in Volante della rottura del perno rotante che fa venire meno, come per i poveri colleghi defunti, dello stesso blocco. Solo una minima parte dei colleghi ha in dotazione questo strumento, gli altri svolgono ancora i servizi operativi con la fondina bianca di cartone pressato. In magazzino sempre la stessa risposta, "cinturoni non ce ne sono". Addirittura nei giorni scorsi stanno consegnando ai poliziotti della Postale i cinturoni usati riconsegnati da altri per il cambio. Questa è la Polizia italiana - denuncia Agati - e se oggi piangiamo due colleghi è per colpa di chi ci costringe a lavorare senza tutele, senza materiale, in virtù di logiche di palazzo ben più interessate all'immagine dell'istituzione che alla sicurezza dei suoi uomini. Vergogna”.