Nico Piras, 42 anni di Lula (NU) morto martedì pomeriggio all'ospedale San Francesco di Nuoro dopo essere rimasto gravemente ferito nella notte tra domenica e lunedì verso la fine della manifestazione Cortes Apertas, è stato ucciso da una fucilata esplosa da distanza ravvicinata: è quanto emerso dall'autopsia eseguita oggi al cimitero comunale del capoluogo barbaricino dal medico legale Matteo Nioi.

Il colpo (e non dunque due colpi di pistola come ricostruito inizialmente) ha lesionato gravemente gli organi addominali interni del 42enne, provocandone la morte.

Per il delitto è accusato un nipote della vittima, Antonello Piras, di 21 anni, che si è costituito oggi dopo essersi reso irreperibile per quattro giorni. Si tratta del figlio di Angelo Maria Piras, ucciso nel gennaio 2015, per il quale è in corso il processo a Cagliari nei confronti dello stesso Nico Piras e di sua moglie Alice Flore. Il giovane ha confessato l'omicidio, dicendo di essere stato provocato dallo zio.

"Stavo bevendo al chiosco - ha raccontato ai carabinieri - Nico Piras mi ha provocato e dileggiato. Mi sono allontanato e sono andato in un altro chiosco, ma lui mi ha seguito mostrandomi una pistola e dicendomi che mi avrebbe fatto fare la fine di mio padre. Lì ho perso la testa, ho tirato fuori il fucile che avevo addosso e ho fatto fuoco". Il funerale di Nico Piras verrà celebrato domani alle 16, nella chiesa di Santa Maria Assunta, a Lula.