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Il 29 settembre, nel 6º grado dell’Ariete si perfeziona la Luna piena, chiudendo un ciclo di sei mesi apertosi con la Luna nuova nello stesso segno, la prima eclissi di Sole del ciclo nodale Ariete – Bilancia. Questa è una prima connessione alle prossime eclissi di ottobre.
Ma non l’unica. Marte, il reggente di questa Luna, è anche reggente del Nodo Nord, la nostra bussola evolutiva e di Chirone, il guaritore ferito, entrambi in transito nel segno dell’Ariete a cui si oppone dalla Bilancia, segno in cui sta transitando anche il Sole e che presto sarà lo scenario per la prima eclissi della stagione.
Quello che ci riflette questo cielo è il dolore di essere autenticamente noi stessi, la paura di perdere l’appartenenza se osiamo essere coloro che siamo venuti ad essere. È una ferita archetipica quella di Chirone nell’Ariete, che appartiene a tutti gli esseri umani. Ci vuole coraggio per affermarsi, per uscire dalla zona di (s)confort del conformismo e seguire il proprio impulso vitale. Ci vuole coraggio per agire e innovare, aprire nuovi cammini in risonanza con il proprio cuore, per incarnare sé stessi senza chiedere né scusa, né per favore. A questo ci sta spingendo il Nodo Nord, a metterci al centro della nostra vita, amarci e rispettarci, passo fondamentale per poter amare e rispettare gli altri.
Questa luna getta luce proprio su queste dinamiche e ci mostra che la vita è una continua scelta e che anche la “non scelta”, lo è. La quadratura di Marte e Plutone ci ricorda che il potere è in noi, ma se non lo esercitiamo e lo proiettiamo sugli altri ci si rigirerà contro, trasformandoci in vittime impotenti, frustrate e rabbiose.
Nel cielo si disegna una figura astrologica chiamata il Vaso di Pandora che, lungi dall’esacerbare il dramma umano, ci mette di fronte alle incoerenze fra il nostro mondo interiore e quello esteriore, fra ciò che sentiamo e pensiamo e ciò che agiamo. AZIONE e COERENZA sono le parole chiave sulla base delle quali, con l’aiuto dei transpersonali e di Marte e Venere in aspetto armonico fra di loro, concepire una nuova creazione basata su una nuova e più libera, coscienza di noi stessi.