E' uscito l'ultimo libro di Francesco Sassu, da oggi acquistabile nelle librerie e on line, pubblicato da Aletti Editore  e distribuito da Libroco.

La trama. Tra la Sardegna e l’Australia, i luoghi di ispirazione del romanzo fanno da sfondo ai tentativi di fuga e di riscatto di Roberto Manca, costretto a prendere in mano la sua vita e aprirsi a nuove e impreviste possibilità di cambiamento.

Roberto Manca conduceva una vita serena a Monreale, fino a quando non gli capitò qualcosa. Qualcosa che spinse la sua comunità a condannarlo, a rifiutarlo e addirittura a bollarlo con l’orrendo epiteto di “Maledetto”, che farà soffrire terribilmente lui e la sua famiglia e lo convincerà a scappare da quel mondo.

A Cagliari e poi ad Adelaide, Roberto, sarà costretto a trovare nuove strade, che lo porteranno a importanti trasformazioni sul piano personale e culturale.

 

Le prossime presentazioni al pubblico:

16 gennaio a Cagliari - ore 18.00 - presso l’Istituto Dante Alighieri in Via P. Cugia 24

24 gennaio a Cossoine - ore 19.00 - presso la sala della Casa Parrocchiale in Via V. Emanuele

 

Notizie sull'autore. Francesco Sassu nasce a Sassari nel 1944 e vi risiede fino ai venticinque anni.

Nel 1969, dopo la laurea, si trasferisce a Cagliari, dove lavora come formatore dei quadri e dirigenti pubblici e dove costruisce la sua famiglia.

Nel 2006 cura insieme a Pier Sergio Caltabiano, il volume “Il valore della competenza”, edito da Franco Angeli.

Il suo primo libro di narrativa “Il Ragazzo di Predda Niedda” viene pubblicato nel 2010 da La Riflessione.

A seguire nel 2013 pubblica il romanzo “La Rumena” con Europa Edizioni.

Nel 2014 pubblica in versione e-book con Narcissus la raccolta di racconti “Diversamente umani” e ripropone in e-book  “Il ragazzo di Predda Niedda” e “La Rumena”.

MALEDETTO di Francesco Sassu

Il romanzo è la storia di un giovane, Roberto Manca, nato e vissuto fino ai diciotto anni a Monreale, un paesino della Sardegna, dove frequenta l’ultimo anno del liceo scientifico. Roberto conduce una vita appartata, non ha amici, anche per il suo carattere introverso, ma ha degli ottimi risultati sia nello studio che nello sport, dove arriva a essere campione sardo dei diecimila metri. Dedica il suo tempo libero, oltre che alla corsa, ad aiutare il padre nell’azienda agricola di famiglia e ad affiancare il parroco, Don Gesuino, nelle sue attività di ricerca sulla storia del paese.

Tutto scorre tranquillo fino a quando non capita un “fattaccio” che sconvolge non solo la sua vita, ma anche quella di due famiglie, la famiglia Manca, la sua, e la famiglia Boi, che fino a quel momento avevano dei rapporti di amicizia.

La “vicenda” viene raccontata, con una versione assolutamente falsa a Peppino Basòlu. L’uomo è conosciuto in paese col nomignolo di Radio Monreale, perché diffonde nella comunità le notizie sui fatti di tutti i compaesani, magari aggiungendoci del suo. Radio Monreale divulgherà, prima al Bar Centrale e poi in tutto il paese, la versione falsa raccontatagli, e nel riferire i fatti ai diversi interlocutori, li arricchirà ogni volta con su