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Nella mia Pagina Facebook ho ricevuto un messaggio garbato, a firma di Giovanni Satta, di Sennori, che faceva riferimento ad una mia presentazione di qualche giorno fa, durante la quale ho asserito che la regina Maria Josè, in visita a Sassari per la Cavalcata Sarda del 1939, indossava il costume di Osilo.
Cito la fonte da cui ho tratto l’informazione: un libro che ha per titolo “La Cavalcata Sarda – La Festa di Primavera a Sassari” pubblicato dalla Soter Editrice nel 1992.
A pagina 54 c’è scritto: “Stavolta Maria Josè ha indossato anche lei il costume: un magnifico costume di Osilo, la cui cappa – sarà il caldo, sarà la poca abitudine a portarla – le scivola spesso di capo”.
Giovanni, nel messaggio appassionato, esprime l’amarezza sua e quella del suo paese, rivendicando un’altra verità: “La regina di maggio, come veniva chiamata la sovrana, non indossava il costume di Osilo ma quello di Sennori, così come documenta una foto di una rivista dell’epoca che ti allego”.
Non solo. Giovanni aggiunge un particolare a supporto di quando afferma: “Il costume indossato da Maria Josè apparteneva ad una mia antenata, Grazietta Denti, mamma dello storico avvocato Baingio Piras”.
In difesa della mia buona fede, (io mi documento sempre e cerco di farlo con scrupolo), e soprattutto con il desiderio di far luce su una verità storica che può sempre essere acclarata, voglio riportare un passaggio di un testo molto ben strutturato, scritto da uno studioso che stimo moltissimo: il professor Giovanni Maria Demartis.
Nel suo libro “La Cavalcata Sarda – I costumi, l’orgoglio di un popolo” pubblicato da Imago Media Editrice nel 2000, il professore scrive: “Dal 1899, ad ogni visita dei reali, a Sassari si organizzò la Cavalcata. Nel 1939 per l’arrivo del principe ereditario Umberto e della moglie Maria Josè, che allora indossò sul palco d’onore il costume di Sennori, e non di Osilo, come si dice, come risulta chiaramente dalle fotografie del tempo”.
Pier Sandro Pillonca, in occasione della 60° edizione dell’evento sassarese, firma un articolo su “Il Messaggero Sardo” e riassume così la storia della Cavalcata: “La più famosa della storia si celebrò nel 1899 in onore del Re d’Italia Umberto I e di sua moglie Margherita di Savoia, che per l’occasione indossò il costume di Sennori. In seguito ci furono altre due Cavalcate in omaggio ai regnanti di casa Savoia. Nel 1939 fu la volta del principe Umberto e di sua moglie Maria Josè che nell’occasione indossò il costume di Osilo”.
Ecco come e perché può nascere un equivoco.
Se di errore si tratta, bisogna cercarlo alla fonte dalla quale ho attinto la notizia.
Ben vengano i messaggi come quello di Giovanni Satta, che ringrazio, e altri ancora che possono portare ulteriori dati e chiarimenti a sostegno della completezza delle informazioni.
In chiusura voglio soffermarmi su una considerazione personale: Sennori e Osilo vantano due tra i costumi più belli in assoluto di tutta l’isola. Ieri mattina il sole su Sassari ha illuminato la bellezza delle