«L’85% dei sardi chiamati al voto si ribella ai partiti italiani.Storico risultato alle supplettive di Cagliari. Centrosinistra, centrodestra e cinque stelle insieme racimolano appena il 15% dei voti».

A dichiararlo è Mauro Pili, candidato Presidente per Sardi Liberi sottolienando il fatto che  «I sardi si ribellano ai partiti italiani. La clamorosa astensione dal voto di centinaia di migliaia di elettori del collegio di Cagliari per le elezioni politiche suppletive è un dato storico senza precedenti».

«Si tratta di una vera e propria diserzione dei sardi nonostante le scampagnate di Salvini, Di Maio, Berlusconi e variegati esponenti del centro sinistra – ha sottolineato Pili -. Il parlamentare eletto non rappresenterà nemmeno un condominio. Questo voto fa emergere un sentimento di rigetto verso questi predicatori mascherati che vengono in Sardegna ad ingannare i sardi con promesse fasulle e destituite di ogni fondamento».

«La credibilità dei partiti italiani ha raggiunto – ha aggiunto – oggi un livello talmente basso da costituire un fenomeno di ribellione popolare verso la cialtroneria della politica incapace e spregiudicata. La calata di ministri inetti e incapaci è stata sonoramente bocciata dai sardi».

«L’essersi esposti in tour da sagra paesana ha esposto il leader italiani ad una clamorosa sconfitta.Tutto questo – ha proseguito – avviene nonostante la calata mediatica delle televisioni italiane che hanno pervicacemente insistito sulla propaganda del niente messa in campo da pseudo leader che niente sanno e niente fanno per la Sardegna».

«Bene farebbero d’ora in poi a starsene a casa propria, in Sardegna, i sardi hanno palesemente bocciato le loro piratesche incursioni. Hanno vinto i sardi liberi che hanno scelto di non partecipare a questa farsa delle elezioni italiane con coalizioni che vengono in Sardegna per rapinare i voti utilizzati poi per rapinare i sarti. I Sardi Liberi – ha concluso – sono felici di questa ribellione che segna un punto di non ritorno per questi profittatori della politica italiana che oggi hanno avuto il trattamento che meritavano».