PHOTO
"Una spirale intollerabile in un vivere civile. Esprimo piena solidarietà dall'Ordine dei medici e odontoiatri della provincia di Cagliari al collega aggredito durante la sua attività professionale". Tramite una nota il presidente dell'Ordine dei Medici di Cagliari, Emilio Montaldo, esprime piena vicinanza al collega Roberto Sollai, medico di base di Pirri aggredito sul posto di lavoro presso l'ambulatorio medico nella zona di via Santa Maria Chiara, a Cagliari. "Ormai domina la violenza che, ogniqualvolta non si ottenga nell'immediato ciò che si ritiene sia in qualche modo un diritto, sfocia in reazioni che non si possono tollerare in un vivere civile", osserva Montaldo.
"Nel manifestare piena solidarietà dall'Ordine dei medici e odontoiatri della provincia di Cagliari al collega, rilevo che si tratta di fatto di estrema gravità - sottolinea -. È anche inutile insistere sul fatto che un medico, nell'esercizio delle sue funzioni, è pubblico ufficiale. E quindi il reato commesso nei confronti di un pubblico ufficiale assume caratteri di aggravamento nel successivo processo penale. Di recente ci sono stati provvedimenti che hanno inasprito le pene per chi commetta reati nei confronti di un sanitario e sono stati disposti controlli più severi per l'accesso presso le strutture. Tuttavia restano scoperti molti presìdi territoriali e quelli in convenzione come la medicina generale, dove lo studio è gestito dal medico. È anche un dato noto che l'inasprimento delle pene sia relativamente inefficace nel contenere questi episodi".
Secondo Montaldo, "è invece necessario che siano, da un lato, disposte iniziative di comunicazione più diffuse possibile che servano ad avere il giusto atteggiamento nei confronti di chi presta la sua opera per la salute di tutti. Il rischio, reale e presente, è che nessun medico sia ancora disposto a mettere in pericolo la propria incolumità personale per svolgere la sua professione. D'altra parte - conclude - deve essere messa in campo un'iniziativa che, fin dalle scuole primarie, trasmetta la giusta educazione e che porti al riconoscimento e il rispetto verso chi si prende cura della tua salute".