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Milano, 10 mag. (Adnkronos) - La polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano – V Dipartimento, ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto emesso dal pubblico ministero un cittadino somalo di 32 anni, regolare sul territorio nazionale, gravemente indiziato per la violenza sessuale consumata tra il 28 e il 29 aprile scorso in piazza Carbonari a Milano.
L’indagine della squadra mobile, che ha portato al provvedimento restrittivo, è scaturita dalla denuncia di una donna che, nella mattinata di sabato 29 aprile, ha segnalato di essere stata vittima di una violenza sessuale commessa nella notte ad opera di uno sconosciuto. Quest’ultimo l’aveva intercettata la sera precedente in centro città e le aveva offerto assistenza e ospitalità nel proprio giaciglio di fortuna in quanto la vittima, anche lei senza fissa dimora, aveva palesato la necessità di trovare un riparo date le condizioni meteorologiche in corso di peggioramento. L’uomo, dopo aver guadagnato la fiducia della vittima, l’aveva condotta all’interno di una tenda posizionata nei giardini di piazza Carbonari e qui, approfittando della condizione di particolare fragilità della donna, l’aveva costretta a subire atti sessuali.
Le indagini sono state avviate nella immediatezza dei fatti dalla sezione specializzata contro i reati a sfondo sessuale della squadra mobile di Milano che ha effettuato dei mirati sopralluoghi sul luogo del reato e nelle vicinanze, riuscendo a reperire elementi che hanno consentito, in tempi stretti, di individuare e focalizzare l’attenzione su una persona pienamente compatibile con la descrizione fornita dalla vittima quanto alle caratteristiche somatiche e sociali. Successivamente, i poliziotti hanno effettuato ulteriori accertamenti, anche con il contributo di un testimone e della vittima stessa che ha riconosciuto il presunto autore nel cittadino somalo di 32 anni, senza fissa dimora, precedentemente residente in Piemonte e da qualche settimana giunto a Milano.
L’uomo, una volta accompagnato in questura, è stato arrestato in virtù del fermo di indiziato di delitto tempestivamente emesso dall’autorità giudiziaria e, al termine degli atti di rito, condotto al carcere di San Vittore in attesa della convalida.