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Milano, 20 dic. (Adnkronos) - La presunta vittima della violenza sessuale che vede indagati Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio, e l'amico deejay Tommaso Gilardoni sarebbe stata consapevole di venire ripresa durante la serata del 19 maggio scorso trascorsa insieme. E' uno dei punti della difesa del giovane La Russa che è rimasto in procura, poco meno di sette ore, per rispondere all'interrogatorio davanti alle pm Letizia Mannella e Rosaria Stagnaro.
Il 21enne, assistito dai difensori Adriano Bazzoni e Vinicio Nardo, "si è difeso, ha risposto a tutte le domande" e come l'amico - interrogato lo scorso 12 dicembre - ha sostenuto di non aver assunto "né droga, né alcol" e di avere avuto con la ragazza un rapporto consenziente, trapela da ambienti giudiziari.
Serata di cui sarebbe rimasta traccia in alcuni video: uno 'irrilevante' e di pochi secondi trovato nel cellulare del figlio del senatore La Russa, di altri tre invece avrebbe parlato Gilardoni e, per la difesa, rappresenterebbero un decisivo elemento di prova: mostrerebbero le condizioni della presunta vittima, quindi la sua presunta capacità di autodeterminarsi. E se inizialmente dalla procura hanno sostenuto di avere i video "da tempo", in serata arriva la 'correzione': di quei video avrebbe parlato il deejay, il cellulare è stato preso solo 8 giorni fa e va analizzato nella forma dell'accertamento irripetibile affidato a tecnici esperti. In sostanza, le titolari dell'inchiesta sostengono di non aver visto - al momento - nessun fotogramma della serata a casa La Russa.