“Sconfiggere il pessimismo, fare del bene e farlo sempre col cuore non solo a Natale, dobbiamo far crescere ed allargare la cultura del coinvolgimento, della condivisione. Il donare di una persona diventa il donare di tantissime persone, il Miracolo di Natale è un dono importante per contribuire ad aiutare le famiglie che soffrono”. 

Sono alcuni punti cardine toccati da don Marco Lai, responsabile in Sardegna della Caritas Diocesana e dall’Arcivescovo Arrigo Miglio durante la conferenza stampa di questa mattina, in Seminario a Cagliari, per illustrare l’edizione numero 23 del Miracolo di Natale, iniziativa di solidarietà creata tanti anni fa dal presentatore televisivo, Gennaro Longobardi. 

Il progetto solidale

Quest’anno anno Miracolo di Natale 2019 vede coinvolti 17 comuni: oltre a Cagliari, Bosa, Decimomannu, Domusnovas, Guasila, Iglesias, Monserrato, Olbia, Porto Torres, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Sassari, Selargius, Sestu, Villacidro, Villaputzu, e Villamassargia. 

Un numero che cresce anno dopo anno, come evidenziato dall’arcivescovo mons. Arrigo Miglio che ha sottolineato come l’iniziativa permetta di sconfiggere il pessimismo, il lamento, perché scoprendo la forza del bene, capace di diffondersi, siamo chiamati a contribuire, promuovendo una “cultura del coinvolgimento”.

«Una risposta concreta – ha detto Don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana – al “grido” dei poveri, che fa crescere la rete e la cultura della solidarietà e della fratellanza, grazie a persone che si mettono in rete per costruire una società più giusta, in cui ognuno è importante».

La raccolta si svolgerà in contemporanea nei 17 comuni, il prossimo 18 dicembredalle 9 alle 21, grazie alla disponibilità dei volontari – come ricordato dall’ideatore del “Miracolo”, Gennaro Longobardi – che, ogni anno, si mettono in gioco donando il proprio tempo, per rendere possibile questo evento. 

L’anno scorso sono state raccolte 16 tonnellate di alimenti rispetto alle 12 del 2017: «Quest’anno speriamo di superare questa cifra», commentano gli organizzatori. Cosa donare? Sono graditi soprattutto generi alimentari anche a lunga conservazione e prodotti per l’infanzia, come omogeneizzati, pannolini, prodotti per l’igiene e giocattoli. Inoltre il ringraziamento alla Questura di Cagliari e alla Polizia di Stato che parteciperanno attivamente alla raccolta. I prodotti donati permetteranno di sostenere i bisogni alimentari delle circa 15.000 famiglie aiutate dal Centro diocesano di via Po, per almeno tre – quattro mesi, come ricordato dal referente dello stesso Centro Antonello Atzeni.

VIDEO