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"Stanotte all'1 e 50 è deceduta la signora Elisabetta. Esprimiamo il nostro profondo cordoglio per la sua morte e per la difficile prova che la vita ha posto sul cammino della mamma, la signora Olivia". Così, una nota pubblicata a firma del dottor Sergio Pili, direttore del presidio ospedaliero Nostra Signora di Bonaria di San Gavino Monreale, informa del decesso della 45enne di Serramanna Elisabetta Montis.
La mamma della signora Montis, Olivia Pilia, negli scorsi giorni si era rivolta a varie testate giornalistiche per portare il caso all'attenzione del pubblico. Secondo la signora, una frattura al femore non rilevata per tempo avrebbe causato alla figlia una setticemia che avrebbe reso necessario il ricovero in Terapia intensiva. La donna si era rivolta persino all'assessore regionale alla Sanità per chiedere il trasferimento di Elisabetta Montis dall'ospedale di San Gavino a una struttura più attrezzata che potesse garantire alla figlia le cure adeguate.
Il dottor Pili interviene in merito alla vicenda per fare chiarezza. "Il decesso è intervenuto dopo una lunghissima vicenda di eventi patologici che dura da anni - spiega -. Nella giornata di ieri abbiamo ascoltato e visto la drammatica testimonianza della signora Olivia raccolta sul blog La zona. L'intervista racconta, con disperata sofferenza, il suo vissuto, che comprendiamo e rispettiamo e che risente, a nostro avviso, della dolorosa esperienza di una madre che perdo la figlia ma che non corrisponde al reale svolgimento dei fatti".
"Il decesso della signora Elisabetta - ancora il direttore dell'ospedale di San Gavino - è occorso dopo una lunghissima vicenda di malattie che dura da anni. Malattie diverse che probabilmente affondano le radici in una annosa condizione di fragilità".
"Il nostro ospedale ha assistito e ricoverato varie volte negli ultimi anni la signora Elisabetta, sempre con elevata professionalità. L'ultimo ricovero è avvenuto a luglio e le gravissime condizioni del momento dell'accettazione in Pronto soccorso hanno portato ad accogliere la signora in Terapia intensiva, dove per mesi i medici e il personale di assistenza si sono prodigati nelle cure possibili con competenza, serietà, impegno utilizzando le terapie più efficaci ed impiegando le tecniche rianimatorie più avanzate".
"Serietà, impegno e attenzione che assicurano sempre e che sono noti e apprezzati dalla nostra comunità. Durante il ricovero, alla signora Olivia è stato offerto l'ascolto, la condivisione delle informazioni sanitarie e il sostegno degli operatori", conclude il dottor Sergio Pili.