Seul, 27 dic. (Adnkronos/Dpa) - E' stato trovato morto a Seul l'attore sudcoreano Lee Sun-kyun, star del film 'Parasite', che nel 2020 trionfò agli Oscar. Il corpo del 48enne è stato trovato stamani dalla Polizia in un'auto in uno dei principali parchi della capitale sudcoreana. La Polizia non esclude l'ipotesi del suicidio. Secondo l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, la moglie aveva denunciato la comparsa dopo aver trovato quello che sembrava essere un biglietto di addio.

Da ottobre Lee era indagato per uso di droghe e recentemente è stato sottoposto a tre cicli di interrogatori, di cui uno sabato scorso della durata di 19 ore. L'attore aveva detto di essere stato indotto con l'inganno a prendere droghe da una hostess di un bar che poi aveva tentato di ricattarlo, ha riferito Yonhap. "Mi scuso sinceramente per aver causato grande delusione a molte persone essendo coinvolto in un incidente così spiacevole", ha detto parlando brevemente con i giornalisti prima di entrare nella stazione di polizia di Incheon. "Mi dispiace per la mia famiglia, che sta sopportando un dolore così grande in questo momento", aveva aggiunto. In precedenza Lee aveva chiesto tramite il suo avvocato di sottoporsi al test della macchina della verità e i suoi test antidroga avevano dato risultati negativi o insignificanti.

Laureato alla prestigiosa Korea National University of Arts della Corea del Sud, Lee ha fatto il suo debutto come attore nel 2001 in una sitcom televisiva intitolata Lovers. In seguito ha ottenuto consensi per le sue interpretazioni in una varietà di ruoli, ma a livello globale è meglio conosciuto per la sua interpretazione del ricco e superficiale patriarca nel film 'Parasite' del regista Bong Joon-ho, vincitore di 4 Oscar nel 2020, compreso quello per il miglior film.

L'attore era sposato con l'attrice Jeon Hye-jin e aveva due figli. L'agenzia di Lee, Hodu&U Entertainment, ha dichiarato in un comunicato che "non c'è modo di contenere il dolore e la disperazione. Chiediamo rispettosamente di astenersi dal diffondere fatti falsi basati su speculazioni... in modo che il viaggio finale (di Lee) sia tranquillo".

La Corea del Sud ha leggi severe sulla droga e i crimini legati alla droga sono generalmente punibili con almeno sei mesi di prigione o fino a 14 anni per recidivi e spacciatori. Inoltre le celebrità sono tenute a rispettare elevati standard di correttezza e Lee aveva un'immagine pulita di padre di famiglia prima del suo presunto uso di droga, ma i rapporti emersi dalle indagini hanno causato notevoli danni alla sua immagine. L'attore è stato escluso infatti da 'No Way Out', una serie Tv le cui riprese sono iniziate lo scorso ottobre.