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Fiona Onansanya, ex deputata laburista britannica, ha accusato di razzismo la Kellog’s, azienda dei celebri Coco Pops. A base della contesa la mascotte dei cereali, rappresentata da una scimmietta, e i tre ragazzi bianchi dei Rice Krispies.
Il caso Floyd ha alimentato la necessità di far fronte alla lotta contro le discriminazioni di vario tipo, problema che non ha risparmiato neanche i Coco Pops, tra i cereali più venduti al mondo.
Onansanya ha attaccato deliberatamente la Kellog’s su Twitter, accusandola velatamente e porgendo una domanda inquisitoria.
“Coco Pops e Rice Krispies hanno la stessa composizione (l’unica differenza è che i Coco Pops sono marroni e al cioccolato). Mi chiedevo quindi perché i Rice Krispies hanno tre ragazzi bianchi a rappresentare il marchio mentre i Coco Pops hanno una scimmia?” ha twittato l’ex deputata sul suo profilo.
Non si è fatta attendere la risposta dell’azienda, che sul Daily Mail, tramite un portavoce, ha spiegato che l’obiettivo del brand è solo quello di “portare giocosità a colazione“.
Poi precisa: “È importante che si parli di più del bisogno di uguaglianza razziale. Noi sosteniamo la comunità nera. Non tolleriamo alcuna discriminazione e siamo convinti che le persone di ogni razza, genere, orientamento sessuale, religione, capacità e credo debbano essere trattate con la massima dignità e rispetto”.
Il portavoce ha poi concluso: “Abbiamo una vasta gamma di personaggi che mostriamo sulle nostre scatole di cereali, tra cui tigri, giraffe, coccodrilli, elfi, ecc. È il nostro modo di portare la giocosità a colazione”.