Sognava una grande famiglia, con 2-3 bambini da crescere in una fattoria dove ci sarebbero stati tanti cavalli, i suoi animali tanto amati. Ma i suoi sogni si sono infranti in quel maledetto aprile 2022, quando una caduta da cavallo mentre faceva ciò che più amava, le causò una lesione al midollo spinale e una conseguente paralisi agli arti inferiori.

Da quel momento, la vita di Caroline March, amazzone inglese 31enne, è completamente cambiata, addio alle gare con i cavalli, allo sport, a una vita come quella che sognava. Per 2 anni, la giovane donna, tosta e determinata come lei stessa si descriveva, ha accettato la sua nuova condizione sulla sedia a rotelle, sopportandola e cercando in tutti i modi di vivere al massimo, poi la decisione di porre fine alla propria esistenza. Per questo ha scelto la strada del suicidio assistito all’estero, considerato che nel Regno Unito è una pratica considerata illegale.

In una lettera pubblicata sui social subito dopo la sua morte, avvenuta lo scorso sabato, 23 marzo, Caroline spiega le ragioni della sua decisione chiedendo di essere compresa e non giudicata. Una missiva le cui parole risuonano rumorose, piene di rassegnazione e di vita allo stesso tempo.

“Nessuno può giudicarmi per la scelta che sto facendo – ha scritto la 31enne – Questa è una scelta personale fatta in piena coscienza e consapevolezza. In molti hanno cercato di dissuadermi e in questi 2 anni sono stata circondata dall’amore delle persone alle quali sono grata, ma le parole che mi dicono, che vengono da un mondo gentile, non corrispondono a ciò che sono io e che io sento di volere”.

“Immagino che in futuro la scienza troverà il modo di aggiustare le schiene così come aggiusta un braccio rotto, ma per adesso non è così. Ci sono tante cose che potrei ancora fare, ma non sono quelle che avrei voluto fare”, ha scritto.

Così arriva al punto più doloroso dello sfogo: “Tutto quello che ho sempre desiderato era una famiglia, con 2-3 marmocchi intorno alla fattoria di famiglia, volevo essere una giovane mamma e sarei stata f**tamente brava. So che potrei avere ancora dei figli e se li avessi sacrificherei la mia felicità per la loro, ma non li ho”.

“Non è questa l’esistenza che voglio. La vescica, le funzioni intestinali, le funzioni sessuali, l’impossibilità di fare quello che amo… ho ricevuto tanto amore in questi anni e vorrei che l’amore potesse ripararmi o rendere tutto sopportabile, ma non può”, ha concluso Caroline”.