A pochi giorni di distanza dal tragico caso del piccolo Ryan, un altro bimbo è caduto in un pozzo, questa volta in Afghanistan. E' corsa contro il tempo per salvare Haidar, 9 anni, caduto due giorni fa dentro un pozzo profondo 25 metri nel villaggio di Shokak, nella provincia di Zabul. L'intera comunità si è mobilitata per soccorrere a salvare il piccolo, rimasto intrappolato a dieci metri di profondità.

Haidar è in grado di muovere le braccia e la parte superiore del corpo, come si vede in un video girato da una telecamera calata nel tunnel dai soccorritori, assicurata a una fune. "Stai bene figlio mio? Parlami e non piangere, stiamo lavorando per tirarti fuori". Così il padre rassicura il bimbo nel video. "Va bene, continuerò a parlare," risponde Haidar.

"C'è urgente bisogno di assistenza tecnica. Per favore condividete il messaggio per attrarre l'attenzione di chi può aiutare", fanno sapere le autorità. I soccorritori scavano senza sosta, nel tentativo di creare una sorta di tunnel che dovrebbe incrociare in diagonale il punto in cui il bimbo è intrappolato, con una tecnica analoga a quella praticata in Marocco per tentare di riportare in superficie Rayan. 

"C'è una squadra con un'ambulanza, ossigeno e altre attrezzature necessarie. Il bimbo sta bene e chiede di tanto in tanto acqua e cibo", riferisce Abdullah Azzam, segretario del vice primo ministro Abdulghani Barada. Azzam rassicura: "La distanza per raggiungere Haidar è molto breve e i soccorritori dicono che possono udire le grida del bambino. La speranza è che possa essere salvato presto".