Dal conflitto in Bosnia alla Libia, dalla Striscia di Gaza all'Iraq: e' stata una vita in prima linea nelle zone di guerra quella di Anja Niedringhaus, la fotoreporter tedesca dell'Ap uccisa in Afghanistan. Premio Pulitzer per la fotografia, Niedringhaus, 48 anni, e' stata tra l'altro autrice delle foto simbolo della strage di Nassiriya, il 12 novembre 2003 in cui vennero uccisi 19 italiani.

Tra queste la piu' celebre, quella di notte, a molte ore dall'attentato, in cui uno sconfortato e triste soldato italiano si porta la mano alla testa, coperta dal casco, e guarda sconsolato in basso. Sullo sfondo i resti anneriti della palazzina squarciata dall'esplosione dell'autocisterna di carburante imbottita di esplosivo, che avvolse in una palla di fuoco la base italiana nel centro della cittadina. L'ultima immagine dall'Afghanistan, pubblicata sul suo sito il 2 aprile, era stata scelta dal New York Times.

Niedringhaus aveva esordito nella fotografia a soli 16 anni e copri' da freelance nel 1989 la caduta del muro di Berlino. Dal 2002 all'Associated Press, Niedringhaus ha raccontato la guerra in Iraq e nella Striscia di Gaza. Dal 2006 al 2007 ha insegnato giornalismo ad Harvard, una delle piu' prestigiose universita' del mondo.

I suoi scatti sono stati in mostra al Museo di Arte Moderna di Francoforte, alla Galleria C/O di Berlino, a Londra e in Canada.