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In Egitto dopo il golpe che ha deposto il presidente Morsi la situazione resta delicata. Da una settimana non si verificavano episodi di violenza, ma poche ore fa le cose sono nuovamente precipitate.
E' di 22 feriti il bilancio degli scontri nella notte al Cairo tra sostenitori del deposto presidente Mohamed Morsi e la polizia. Lo ha riferito l'agenzia Mena. I disordini sono scoppiati dopo l'iftar, il pasto che interrompe il digiuno diurno per il Ramadan, quando centinaia di giovani con il volto coperto hanno occupato il centralissimo ponte 6 ottobre, sul Nilo.
La polizia e' intervenuta con i gas lacrimogeni mentre gli elicotteri sorvolavano la zona. Scontri si sono registrati anche nei pressi del Museo Egizio. Si e' trattato delle prime violenze nella capitale dall'8 luglio, quando erano morti 55 sostenitori dei Fratelli musulmani in un tentativo di assalto al quartier generale della Guardia repubblicana.
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AD ALESSANDRIA - I sostenitori del deposto presidente egiziano hanno manifestato nella notte anche davanti al consolato Usa ad Alessandria, nel nord dell'Egitto. Lo ha riferito il sito web del quotidiano 'Ahram'. "La nostra protesta davanti al consolato Usa e' rivolta contro i veri leader del colpo di Stato", ha affermato Anas El-Qadi, portavoce della Fratellanza ad Alessandria. Il gruppo islamico, attraverso El-Qadi, ha chiesto "l'espulsione dell'incaricato d'affari Usa e dell'ambasciatore Ann Paterson, in quanto e' diventato chiaro al popolo egiziano il ruolo avuto dalll'amministrazione Usa nell'organizzazione del golpe".