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Colpo di scena in Argentina, dove i giudici hanno deciso di liberare l'ex membro delle Brigate Rosse Leonardo Bertulazzi in seguito all'accoglimento di un ricorso presentato dalla sua difesa. Scelta determinata dal fatto che la revoca del suo status di rifugiato, stabilita dal governo di Javier Milei, non era stata effettuata prima del suo arresto il 29 agosto.
Bertulazzi, latitante dal 1980, è stato coinvolto nel sequestro dell'ingegnere Piero Costa a Genova nel 1977 e dovrà scontare una pena detentiva di 27 anni per vari reati, tra cui sequestro di persona, associazione sovversiva e banda armata.
La Camera Federale di Cassazione ha emesso una sentenza che ha rilevato presunti elementi di "arbitrarietà" e considerazioni "dogmatiche" nelle sentenze emesse nei gradi di giudizio precedenti, che avevano negato la scarcerazione di Bertulazzi.
I giudici hanno anche preso in considerazione il fatto che al momento dell'arresto, Bertulazzi viveva con la moglie da più di 20 anni nella stessa residenza di proprietà.