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Tragedia sfiorata in Australia, dove una bimba di un anno ha rischiato la vita dopo aver ingerito una batteria tampone , che le ha causato una lesione da ustione da acido in gola lunga circa otto centimetri.
Ma le sventure di Amity Buchanan non si sono fermate qui: a seguito dell'episodio, la piccola è stata vittima anche di un grave caso di malasanità perché, trasportata al pronto soccorso di un ospedale del Queensland con sintomi come vomito e difficoltà respiratoria, è è stata visitata da un medico e successivamente rimandata a casa senza nessuna terapia, nonostante sia la mamma che il papà della bimba sospettassero dall'inizio che la figlia avesse ingoiato qualcosa di pericoloso.
La vicenda riguarda il Mackay Base Hospital, principale ospedale della regione del Queensland appunto.
Amity è stata sottoposta poi a un intervento chirurgico d'urgenza per rimuovere la batteria e trasferita mercoledì Brisbane in aereo, dove è stata ricoverata al Queensland Children's Hospital dove al momento si trova in coma indotto e viene alimentata attraverso un sondino, mentre viene sottoposta a ulteriori analisi e cure e avrà conseguenze fisiche dalle lesioni.
" Se il dottore avesse fatto subito la radiografia in quel momento, probabilmente sarebbe felice e in salute a casa in questo momento ", è stata la denuncia dei genitori , che si dicono pronti ad agire per vie legali contro l'ospedale.
“Non eseguiamo di routine questi esami su bambini che hanno ingerito un corpo estraneo radiotrasparente se la loro situazione clinica è normale”, sono state le dichiarazioni da parte del nosocomio interessato, spiegando che le condizioni della bambina non erano preoccupanti e i genitori ipotizzavano avesse ingerito polistirolo.