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Le forze dell'ordine del Pakistan hanno arrestato una coppia residente nel nord-est del Paese, ritenuta responsabile della morte di una giovane domestica di 13 anni, sospettata di aver rubato loro dei cioccolatini. La tragica notizia è stata riportata dalla Bbc e da TgCom24. La vittima, identificata solo con il nome Iqra, ha perso la vita a causa di gravi lesioni lo scorso mercoledì, e secondo quanto emerso dalle prime indagini della polizia, pare che sia stata oggetto di torture.
Un caso mediatico
La vicenda ha generato una diffusa indignazione e ha portato alla creazione di numerosi post sui social media con l'hashtag "#JusticeforIqra", che hanno attirato decine di migliaia di visualizzazioni, riportando all'attenzione il tema del lavoro minorile e dell'abuso nei confronti delle lavoratrici domestiche.
I fatti
Il padre della 13enne avrebbe raccontato di essere stato avvisato dalla polizia riguardo alla figlia mercoledì scorso, e si è precipitato in ospedale dove l'ha trovata priva di sensi, per poi assistere impotente alla sua morte.
La ragazzina, che aveva cominciato a lavorare come domestica all'età di otto anni, sarebbe stata inviata a svolgere quel ruolo dal padre a causa dei debiti familiari. Da due anni, la ragazza prestava servizio presso la famiglia di Rawalpindi, guadagnando l'equivalente di 23 dollari, circa 27 euro al mese.
I datori di lavoro, Rashid Shafiq e sua moglie, sono stati arrestati insieme a un insegnante di Corano impiegato dalla famiglia, il quale avrebbe portato la ragazza in ospedale fingendo che il padre fosse deceduto e la madre assente. Attualmente è in corso un'autopsia per accertare la natura delle ferite sul corpo della giovane.