Continua l’altalena del Bitcoin. In questi giorni, dominati da una pioggia di vendite sui mercati finanziari, la criptovaluta per eccellenza non si è fatta attendere dando vita ad una serie di alti e bassi molto importanti. Nulla di strano, se vogliamo, visto e considerato che il Bitcoin ci ha da sempre abituati a quotazioni estremamente volatili.

Ma da cosa è dipesa questa discesa che ha spinto la criptovaluta più famosa del mondo fin verso quota 40 mila dollari?

Stando a quanto riportato da diversi analisti anche le criptovalute hanno scontato l’effetto Evergrande. Il possibile crac del gigante immobiliare cinese, infatti, sta mettendo gli investitori davanti al rischio di un nuovo, possibile, effetto Lemhan. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di fare un po di chiarezza.

Cosa aspettarsi dalle quotazioni del Bitcoin?

Se è vero che nel mondo dei mercati finanziari non c’è nulla di certo, quando parliamo di criptovalute questa regola è ancor più vera. Pertanto è quasi impossibile prevedere quale potrà essere l’andamento delle quotazioni del Bitcoin nei prossimi giorni. Quello che possiamo fare, tuttavia, è fare alcune considerazioni partendo dai dati oggettivi. E’ notizia di ieri, ad esempio, (fonte: da Criptovaluta.it) che più di qualcuno stia approfittando dei forti ribassi per fare acquisti estremamente importanti consolidando le proprie posizioni.

Un segno, questo, che la fiducia degli investitori sembra essere ancora solida. Gli acquisti, infatti, sono una prova inequivocabile che in molti credono fortemente che il valore del bitcoin possa tornare a crescere. Un altro aspetto da tenere in considerazione è l’interesse crescente verso questa criptovaluta da parte di diversi paesi. Oltre a El Salvador, che ha lanciato ufficialmente il Bitcoin come valuta di corso legale, possiamo segnalare anche lo Zimbawe, che sta valutando tale opzione.

Tutti aspetti che possono far riflettere, specialmente se si guarda ad un orizzonte temporale di medio e lungo periodo. Perché sul breve il Bitcoin continuerà a far registrare sempre alti e bassi molto consistenti, pertanto individuare i trend su orizzonti temporali troppo corti rimane davvero estremamente complesso.

Il rischio Evergrande e le ripercussioni sul Bitcoin

Come abbiamo detto i mercati stanno scontando il rischio di fallimento del colosso cinese. In molti sono preoccupati per le tante similitudini con il crac Lemhan che diede vita alla devastante crisi economica del 2008. Ovviamente, qualora si dovesse paventare lo scenario peggiore, è lecito immaginare che il bitcoin, così come tutte le altre criptovalute, non rimarranno esenti da forti perdite.

Tuttavia bisognerà capire come si muoverà la Cina e se davvero si arriverà ad un crac di Evergrande o verranno messi in atto una serie di aiuti che allontaneranno il rischio default. Molto, se non tutto, dipenderà da questo aspetto che, salvo imprevisti, verrà deciso in settimana quando la società immobiliare si troverà a dover pagare una parte di interessi sul suo mostruoso debito (che complessivamente ammonta ad oltre 300 miliardi di dollari). Xu Jiayin, presidente del gruppo Evergrande, si dice fiducioso che l’azienda sia pronta ad uscire dal tunnel e presto si potrà voltare pagina.

Per gli investitori, quindi, non resta che attendere rimanendo alla finestra, mettendo in atto comportamenti prudenti in attesa che lo scenario si chiarisca.