Il cessate il fuoco in vigore per l'apertura di un corridoio umanitario è stato palesemente violato tramite uno dei più sanguinosi attacchi degli ultimi giorni: è stato preso di mira dalle bombe l’ospedale pediatrico di Mariupol, che ospita i centri di maternità, al sud dell’Ucraina.

Tantissime le vittime sotto le macerie, soprattutto bambini e donne partorienti, a quanto dicono alcune fonti ucraine. Una strage proprio durante la vigilia di un importante summit in Turchia tra i ministri degli Esteri di Ucraina e Russia. Boris Johnson ha affermato, come riporta Tgcom24: "Attacco ignobile, valutiamo sostegno a Ucraina per difendersi da attacchi aerei".

L'ospedale è stato centrato da un raid, come si può vedere dalle immagini postate su Facebook dal capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk Pavlo Kyrylenko, citato da Ukrinform.

Il presidente Zelensky, ormai all’apice della disperazione, si è espresso così su Twitter: "Un attacco diretto delle truppe russe all'ospedale di maternità. Persone e bambini sono sotto le macerie. Bambini sotto le macerie. Che atrocità! Per quanto ancora il mondo sarà complice ignorando il terrore? Chiudete i cieli adesso! Fermate le uccisioni! Avete il potere di farlo ma sembra che stiate perdendo l'umanità".

L'ospedale "non esiste più", dice il vicecapo della polizia nazionale ucraina Vyacheslav Abroskin, citando testimoni oculari. "Molte donne sono rimaste ferite e uccise", ha aggiunto.