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Il principe Carlo diventa re e la sua Camilla sarà regina consorte. E' stata Elisabetta II, poco più di sei mesi fa, a esprimere il "sincero desiderio” di vedere "Camilla incoronata regina consorte accanto a Carlo". L'ultima decisione della sovrana deceduta ieri, nel tentativo di garantire stabilità al regno che verrà.
E dire che Elisabetta non aveva presenziato alle nozze fra il figlio Carlo e Camilla Parker Bowles (75 anni). Arrivò in un secondo momento, direttamente a Windsor per la benedizione dell’arcivescovo di Canterbury. Anche quello fra Camilla e i sudditi è sempre stato un rapporto complesso. Un sondaggio condotto pochi giorni prima della cerimonia nuziale aveva reso noto che questi avrebbero preferito seguire il Grand National (gara ippica più celebre del Paese che si teneva proprio in quel giorno) piuttosto che la diretta delle nozze reali.
Eppure, tra Carlo e Camilla, è stato amore vero. Camilla è fidanzata quando conosce il principe, le famiglie (soprattutto quella reale) si oppongono alla relazione. Lui viene destinato presto a una donna scelta da altri, l'indimenticata Diana, e nonostante tutto, negli anni, pur rischiando di perdere la corona, vive il suo amore clandestino fino a ottenere il riscatto della donna rimasta al suo fianco, nell’ombra, per anni.
Lo stesso padre di Carlo, il principe Filippo, resosi conto che la relazione fra Camilla e suo figlio era talmente intensa da mettere a rischio il matrimonio con Diana, scrisse a quest'ultima: "Non riesco a capire come un uomo sano di mente possa preferire Camilla a te".
Camilla non è bella come Lady D, non ispira simpatia, non è un'abile comunicatrice, non ha lo charme della sua 'rivale'. Il riscatto agli occhi della sovrana ha richiesto anni. Ma la consacrazione di Camilla a regina consorte, arrivata a febbraio di quest'anno, è solenne e definitiva. La Regina ha riconosciuto la sua dedizione al dovere e la perseveranza della fedele compagna del suo primogenito.
Camilla, così, sarà la nuova regina consorte, e scriverà forse una nuova pagina della sua storia personale e del popolo britannico intero.