Lunghe file a Parigi davanti alle edicole: tutti vogliono il numero 1178 del settimanale satirico Charlie Hebdo.

Erano state annunciate tre milioni di copie, ne sono state stampate invece 5 milioni per andare incontro all'enorme afflusso di richieste. E’ quasi tutto esaurito.

Nella prima pagina di Charlie Hebdo il Profeta Maometto che piange e mostra un cartello con su scritto "Je suis Charlie", lo slogan adottato da milioni di persone in tutto il mondo dopo la strage di mercoledì scorso compiuta dai fratelli Kouachi nella redazione dello stesso giornale costata la vita a 12 persone.

Poi, in alto, sulla testa di Maometto la frase: "Tout est pardonné", "È tutto perdonato".

Per l’occasione il settimanale è stato tradotto in diverse lingue, tra cui l'arabo.

"Il nostro Maometto è simpatico. E' il mio personaggio, esiste nella mia matita, esiste quando lo disegno", ha detto il vignettista Luz, autore della copertina con Maometto del primo numero di Charlie Hebdo in edicola domani dopo l'attacco.

"Ho disegnato un Maometto che piange, ho pianto anch'io", ha aggiunto Luz.