È stata la vignettista Corinne Rey, meglio conosciuta come “Coco”, ad aprire la porta della redazione del giornale satirico Charlie Hebdo.

Sotto la minaccia delle armi, la donna è stata costretta a digitare il codice numerico per entrare nell'ufficio della redazione.

«Superato l'ingresso hanno sparato a Wolinski poi a Cabu. Erano seduti uno accanto all'altro. Tutto è durato cinque minuti, forse anche meno. Una pioggia di colpi. Io sono riuscita a ripararmi sotto una scrivania e non si sono accorti che ero lì. Parlavano un ottimo francese, urlavano e sostenevano di essere di Al Qaeda.

«Ero andata dalla mia bambina all'asilo – continua Coco -. Quando sono arrivata davanti alla porta del palazzo del giornale, due uomini incappucciati e armati mi si sono avvicinati con i kalashnikov il passamontagna calato sul viso e mi hanno spinto per digitare il codice che apre la porta.

Di corsa sono saliti diretti verso l'ufficio. Poi gli spari».